Un’assistente di volo in cerca della libertà
Cassandre, nome poco idoneo dell’assistente di volo che rifiuta il sindacale «perché non so neanche se domani sarò viva». Non fregarsene di nulla, dice in originale di Generazione low cost, ritratto della vita tra le nuvole di una ragazza che non ha tempo per programmare i fusi della vita, passando da un volo all’altro con brevi soste per un drink, un amorazzo.
Il film di Lecoustre e Marre racconta senza sconti la vita in the cloud che taglia le radici, gli obblighi low cost, compresi sorriso e vendita di profumi. La vita sulla terra sembra lontana, in realtà assedia la protagonista accerchiandola dall’inconscio: sensazioni e pensieri che Adèle Exarchopoulos esprime benissimo senza mai dare un’indicazione in più, nella misura del cinismo esistenziale, cifra dell’originale film. (m. po.)
7,5 ●●●●●●●●●●