I misteri di Bruni Tedeschi in un noir ben confezionato
Storie di spiriti e amanti, entrambi focosi, cinque persone legate dal gioco del destino nella sparizione di una facoltosa donna sotto una tempesta di neve nella campagna francese. I fatti, anche animistici, ci portano a casa di un ragazzo africano in Costa d’Avorio, nel thriller a scacchiera Only the Animals di Dominik Moll.
Ognuna di queste persone, contadini, assistenti sociali, camerieri, truffatori on line, signore disinibite, ha ragione di aver a che fare con la sparizione, ma non conoscendo il filo degli eventi la nostra attenzione cresce nel misterioso puzzle tratto dal romanzo Seules les Bètes. Se il meccanismo giallo è un po’ alla Agatha Christie — ciascuno avrebbe le sue ragioni per uccidere Valeria Bruni Tedeschi — l’atmosfera rurale è in gran parte alla Simenon, con profondi silenzi e covati odi a porte chiuse, ma l’anatomia dei misteri si seziona alla fine col sesso e i soldi.
Saremo noi curiosi nel girotondo di spazio e tempo a collegare i fatti, grazie anche alla bravura con cui gli attori, dalla citata ape regina Bruni Tedeschi a Laure Calamy, da Nadia Tereszkiewicvz a Denis Ménochet, proteggono i loro discinti segreti avvinghiati in un noir ben confezionato. Dove le solitudini si sovrappongono ma la soluzione viene da lontano e ovunque si scavi nelle cinque storie d’amore mancato, si trovano resti di ambiguità, penombre notturne, delusioni inconfessabili, con la paura che gli spiriti possano peggiorare la malvagità perfino via internet. 7,5 ●●●●●●●●●●