Corriere della Sera

Nibali al capolinea fra le lacrime L’ultima sfilata nella sua Messina

Lo Squalo dà l’addio alle corse: «Decisione meditata, ora mi godrò di più il Giro»

- DALLA NOSTRA INVIATA Gaia Piccardi

MESSINA Il bambino siculo cui papà Salvatore segò in due la bicicletta dopo l’ennesimo votaccio a scuola, scende di sella. Non oggi, non domani e nemmeno in cima a questo Giro d’Italia che è l’11esimo e l’ultimo (due trionfi, 4 volte sul podio); a fine stagione, probabilme­nte dopo il Lombardia già sbranato due volte (8 ottobre) e per i prossimi cinque mesi sarà nostra premura limitare i superlativ­i e ridurre la retorica al minimo sindacale però va detto: davvero come Vincenzo Nibali non ci sarà più nessun altro.

L’annuncio ieri a Messina, il segreto di Pulcinella del veterano 37enne chiuso a chiave nel tascapane da Budapest («Aspettavo questo giorno, davanti al pubblico commovente della mia città»), poche sentite parole in diretta Rai («Chiuderò a fine anno, lascio il ciclismo») mordendosi il labbro per non piangere a dirotto come quel ragazzino che a 15 anni s’imbarcò in traghetto per il continente, direzione Mastromarc­o (Toscana) e ogni sorta di ben di Dio ciclistico. La tappa la vince il francese Demare di potenza su Gaviria (problema meccanico) e Nizzolo, lo spagnolo Lopez Perez si fa largo tra le granite e i cannoli di via Garibaldi in rosa e in estasi («Il più bel giorno della mia vita»), la mozione degli affetti travolge Nibalino nostro tornato in blu Astana dopo i petrodolla­ri del Bahrain e la parentesi Trek («Questa è la maglia che mi ha regalato tante emozioni», allude ai due Giri vinti e all’indimentic­abile Tour 2014, in giallo dalla seconda tappa, un’esperienza surreale), compaiono improbabil­i compagni di scuola, sedicenti scopritori, parenti, amici di una vita, tifosi che lo abbraccian­o stretto per non farlo andare via: chi vincerà i grandi giri per l’Italia dopo lo Squalo pensionato?

Ci sono Salvatore e Giovanna, naturalmen­te, i genitori del fuoriclass­e che gestiscono una cartoleria dietro l’angolo, già meta di pellegrina­ggi laici. Fioccano gli aneddoti («Giovanna mi regalò una bici Benotto, poi è nato Enzo e si è appassiona­to guardandom­i pedalare» racconta il padre), cuore di mamma gronda affetto («Quello che decide mio figlio a me va bene»), nella residenza di Lugano sono rimaste sia la moglie Rachele che la figlia Emma, impegnata con scuola e pianoforte: verranno a Verona, capolinea di questo grand tour durato quasi vent’anni, una straordina­ria campagna di acquisizio­ne di trofei dalla Spagna (Vuelta 2010) alla Liguria (Sanremo 2018 con quel mitologico allungo sul Poggio), tra imprese, infortuni («Da quello sull’Alpe d’Huez ci ho messo un anno a riprenderm­i»), prese di coscienza: «Ritirarmi è una scelta meditata, va bene così. Ho dato tanto al ciclismo, sacrifican­do famiglia e affetti, è arrivato il momento di restituire ai miei cari il tempo che ho sottratto».

Sonny Colbrelli, compagno alla Bahrain per tre stagioni, manda saluti e baci dalla convalesce­nza («Magari adesso apriamo un negozio di orologi insieme, la nostra passione: hai ispirato un’intera generazion­e, sarà impossibil­e trovare un altro Nibali»), su Vincenzo tornato Enzino come all’inizio di questa storia piovono i messaggi di compagni, rivali, ex nemici, mentre sulla meritata spoon river aleggia il ricordo di Michele Scarponi, l’amico che non c’è più.

L’Etna martedì ha scoperchia­to i limiti del vecchio Squalo sdentato, che d’ora in poi (oggi si torna in continente) non ha più nulla da perdere: «Sul vulcano ho preso quattro minuti ma io questo Giro voglio godermelo. Vedremo se ci sarà spazio per puntare alle tappe...». Poi la sfida sarà inventarsi un’altra vita, a piedi, senza bicicletta e senza più cerette. Non tutti i mali vengono per nuocere.

 ?? (LaPresse) ?? Folla Vincenzo Nibali, 37 anni, salutato ieri dal pubblico di Messina, la sua città. Lo Squalo in carriera ha vinto una Vuelta, un Tour, due Giri, due Lombardia, una Sanremo
(LaPresse) Folla Vincenzo Nibali, 37 anni, salutato ieri dal pubblico di Messina, la sua città. Lo Squalo in carriera ha vinto una Vuelta, un Tour, due Giri, due Lombardia, una Sanremo
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