La trasparenza di Smith
Èsoprattutto la levigatissima trasparenza che colpisce in Interpret It Well (Pyroclastic), realizzato dal batterista e vibrafonista Ches Smith con tre talenti del calibro di Craig Taborn (pianoforte), Mat Maneri (viola) e Bill Frisell (chitarra). Sono brani ampiamente informali, che da spunti minimi fanno crescere un’intesa sempre maggiore fra i quattro: un processo che fa riflettere come il jazz contemporaneo sia soprattutto, sempre più, questione di improvvisazioni collettive.
Qui poi c’è l’intreccio fra strumenti inconsueti (Smith usa in modo molto personale il suo armamentario di percussioni), che privilegiano le dinamiche più soffici, nelle quali la sensibilità di tutti fa miracoli. (Claudio Sessa) 8 ●●●●●●●●●●