Shani, freschezza inedita
Israeliano del 1989, Lahav Shani è un predestinato che va confermando e se possibile incrementando le qualità fuori dal comune che aveva iniziato a rivelare 5-6 anni fa.
Già oggi dirige le migliori orchestre europee, oltre alla Filarmonica di Israele dove è stato voluto da Mehta. Ma quest’ultimo cd (Warner) lo incide con la Filarmonica di Rotterdam, sua nuova formazione stabile, con cui propone un’opera spumeggiante eppure rara come la Sinfonia n.2 di Kurt Weill insieme con un classico come la Quinta di Sciostakovic. Ciò che impressiona non è solo la naturalezza veloce del pensiero musicale ma il fatto che ciò produca un suono e un fluire delle cose che hanno il sapore di una freschezza inedita. (E. Gir.) 8,5 ●●●●●●●●●●