Utili A2a a quota 201 milioni, investimenti in aumento del 20%
Il conflitto in atto fra Russia e Ucraina sta «ulteriormente aumentando la volatilità del prezzo delle commodities energetiche, già molto elevata prima», ma A2a la sta gestendo sia attraverso il «monitoraggio dei limiti di esposizione al rischio commodity sia attraverso l’ottimizzazione delle strategie di acquisto e vendita». Il ceo Renato Mazzoncini ha commentato così, durante la conference call sulla prima trimestrale, la strategia nel nuovo contesto. «In questo scenario — ha detto Mazzoncini — A2A si è confermata solida ed è riuscita a portare avanti in modo responsabile le sue attività, segnando una crescita del 20% degli investimenti rispetto al primo trimestre 2021 nei settori chiave, indispensabili per raggiungere l’autonomia energetica del Paese che la guerra ha reso non più rinviabile». Il gruppo si è comunque dotato di spazio di stoccaggio di gas che sta «prontamente riempiendo in modo da detenere forme di flessibilità che gli permettano di ridurre gli impatti di eventuali momenti di stress delle importazioni». I risultati del trimestre indicano un utile netto a 201 milioni rispetto a 136 milioni del primo trimestre 2021 «a seguito del contributo derivante dalla cessione di alcuni asset immobiliari». L’utile netto ordinario è in colo del 22% su anno. Il margine operativo lordo cala del 2% a 389 milioni, mentre i ricavi più che raddoppiano a 5.540 milioni (+155%) per un effetto «principalmente dovuto — si legge nella nota — all’incremento dei prezzi delle materie prime energetiche, a cui è corrisposto un analogo incremento dei costi di approvvigionamento». L’aumento al 10 al 25% del prelievo extra-profitti avrà un impatto di 50 milioni sull’utile netto 2022. «Ovviamente — ha precisato Mazzoncini — abbiamo fatto una stima, anche se la norma non è ancora convertita in legge. Essendo una tassa, impatta sull’utile netto che, tuttavia, quest’anno è rafforzato dalla cessione degli immobili, che sono una partita straordinaria». La società ha confermato che l’Ebitda 2022 sarà compreso tra 1,40 e 1,45 miliardi e l’utile netto di gruppo - al netto delle poste non ricorrenti - è atteso tra 330 e 370 milioni.