«I piani di Acea: idrico, ambiente e fotovoltaico Spinta agli investimenti»
Gola: pronti a realizzare il termovalorizzatore di Roma
ROMA Si può fare. Il progetto di un termovalorizzatore, a servizio del ciclo del trattamento dei rifiuti della città di Roma, con il passare delle settimane assume le caratteristiche di un’operazione che potrebbe essere ultimata, o quasi, entro la fine del 2025, l'anno del Giubileo. A confermarlo è anche l’amministratore delegato di Acea, Giuseppe Gola, candidando la multiutility romana al ruolo di partner strategico per l’avvio dell’operazione e per la successiva gestione dell’impianto. «È un progetto che prevede una fase autorizzativa e una seconda fase in cui si entra nei dettagli operativi per la realizzazione dell’impianto, la costruzione vera e propria richiede almeno 30 mesi, che si sommano ai circa 12 mesi per assolvere a tutta la parte autorizzativa. L’obiettivo di completare l’impianto entro la fine dell’anno del Giubileo, indicata dal sindaco Gualtieri, è dunque un’operazione percorribile». L’investimento da sostenere sfiora i 700 milioni di euro per un impianto in grado di assorbire circa 600 mila tonnellate di rifiuti all’anno.
«Noi siamo interessati a essere parte trainante dell’operazione, naturalmente non c’è una preclusione all’ingresso di uno o più partner, ma resta l’intento da parte nostra di gestire il progetto con una quota di maggioranza», spiega Gola, che nei mesi scorsi ha intanto predisposto l’acquisizione del 70% di Serplast e del 60% di Meg, due società che operano nel business del riciclo della plastica, oltre che l’accordo per rilevare il 65% di Deco Spa. Quest’ultima è un’azienda abruzzese specializzata nella costruzione e gestione di impianti di trattamento dei rifiuti e di impianti di recupero energetico da fonti rinnovabili.
Nel contratto di acquisto siglato da Acea sono inclusi un impianto di trattamento meccanico biologico in grado di assorbire ogni anno 270 mila tonnellate di materiali, un impianto fotovoltaico, un impianto a biogas e due impianti di smaltimento. «Continueremo a esaminare dossier di questo tipo, chiaro è che in questa fase il progetto del termovalorizzatore a Roma assume un peso: un nuovo impianto con quelle caratteristiche è destinato ad avere un impatto sull’intero ciclo dei flussi dei rifiuti prodotti dalla città. L’obiettivo è, insomma, un piano di crescita complessivo che sia coerente con la futura disponibilità di questo impianto».
Oltre all’operatività sul fronte del settore ambiente il focus dei prossimi mesi sarà incentrato sul presidio dei processi autorizzativi legati all’avvio delle opere nel settore idrico, in particolare con gli interventi del progetto per il raddoppio dell’acquedotto del Peschiera che prevedono 950 milioni di investimenti (450 milioni già finanziati) e la fine dei lavori entro il 2029. L’attività nel settore idrico è quella che ha connotato l’ultima relazione trimestrale. Tra i risultati illustrati da Gola figurano i 26 milioni di euro di premio che l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha accordato a Acea sulla base del monitoraggio di cinque diversi indicatori: perdite idriche, potabilità dell’acqua, allagamenti, gestione fanghi e depurazione. «È la prima volta in assoluto che Arera riconosce questo tipo di premialità, per noi è una grande constatazione del lavoro svolto negli ultimi anni».
Acea ha intanto appena perfezionato il closing con Equitix, per la cessione di una quota di maggioranza di una holding del gruppo guidato da Gola in cui sono stati conferiti gli asset fotovoltaico già in esercizio o in via di connessione alla rete in Italia. L’operazione vale circa 150 milioni di euro e consente di mantenere la gestione degli impianti fotovoltaici, con una capacità installata complessiva pari a 105 Mw. In portafoglio Acea ha inoltre impianti autorizzati per 190 MW e 450 Mw in pipeline autorizzativa.
Acea nei mesi scorsi ha predisposto l’acquisizione del 70% di Serplast e del 60% di Meg, entrambe società che operano nel settore del riciclo della plastica
Per il raddoppio dell’acquedotto del Peschiera si prevedono 950 milioni di investimenti (di cui 450 già finanziati) e la fine dei lavori entro il 2029