Atlantia, ricavi in aumento. Il consiglio sceglie gli advisor per l’Opa
Salgono il traffico autostradale e aeroportuale, e con essi ricavi e margini. Atlantia inizia bene il 2022: ieri il consiglio di amministrazione della società guidata dall’amministratore delegato Carlo Bertazzo ha approvato il bilancio dei primi tre mesi dell’anno, nei quali sono stati registrati ricavi per 1,49 miliardi di euro, in aumento di 172 milioni, con l’Ebitda che si è assestato a 917 milioni. Una crescita rispettivamente del 13 e del 16 per cento rispetto a quanto fatto segnare nel primo trimestre del 2021. L’aumento è stato trainato in larga misura dalla crescita del traffico aereo e su gomma: quello autostradale è in crescita del 16,2 % (con recupero in tutti i Paesi), con i ricavi da pedaggi che sono risultati di 1,18 miliardi (+118 milioni). Quelli per i servizi aeroportuali sono invece cresciuti di 53 milioni, toccando quota 85. In crescita dello 0,1 per cento anche gli investimenti, mentre l’utile netto è stato di 446 milioni, di cui 334 di pertinenza del gruppo. La società in una nota ha poi confermato l’outlook per il 2022, con ricavi ed Ebitda attesi rispettivamente a 6,6 e 4,1 miliardi di euro. Parallelamente all’approvazione del bilancio, il consiglio di amministrazione di Atlantia ha poi nominato Bnp Paribas e Morgan Stanley come advisor finanziari a supporto delle valutazioni in relazione all’offerta pubblica di acquisto volontaria presentata il 14 aprile da Edizione e Blackstone, finalizzata al delisting della società.
La newco che realizzerà l’operazione ha messo sul tavolo 23 centesimi ad azione, con un premio corrispettivo del 5,3 per cento rispetto ai valori in Borsa della sera precedente, e del 24,4 per cento in rapporto a quelli del 5 aprile, data delle prime indiscrezioni su una potenziale operazione sul capitale sociale.