Ginevra, il Cern e Losanna La scienza sposa il bello
Ci sono luoghi che ci catturano perché esercitano un fascino irresistibile. Sono i luoghi che hanno dato le risposte più importanti sull’origine di tutto. Questo è il fascino che esercita il Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire, ovvero il Cern. Si trova a Meyrin, appena fuori Ginevra, e dal 1954 è il punto di riferimento globale per la fisica delle particelle, attira scienziati da tutto il mondo per scoprire la struttura della materia e delle forze che la governano, ma ha permesso anche di studiare l’Universo, le sue origini e come si sta espandendo. Gli acceleratori di particelle del Cern rappresentano una delle tecnologie più intriganti. Di certo familiari alla sua direttrice, la fisica romana Fabiola Gianotti, l’unica nella storia a cui è stato rinnovato l’incarico (il primo assunto nel 2016). Proprio dal Cern è partita la rivoluzione che ha cambiato il mondo: nel 1989 l’informatico britannico Tim Berners-Lee inventò il World Wide Web. Doveva favorire lo scambio di informazioni tra chi lavorava al Cern, dove creò anche il primo sito, invece è stato l’inizio di una tecnologia che lo scienziato scelse
di «regalare» all’umanità, rilasciandone il codice in dominio pubblico.
Ma la Svizzera è capace di portarci dalle tecnologie del futuro al fuoco sacro di Olimpia. Losanna è infatti la capitale dello sport olimpico. Nella cittadina sul lago Lemano si trova il Comitato olimpico internazionale, spostato da Parigi a qui nel 1915 per volere del suo fondatore, il barone Pierre De Coubertin. Il nuovo centro è anche un esempio di architettura sostenibile. Dalle quattro sedi diffuse per tutta Losanna, lo studio di architettura danese 3XN ha progettato un’unica futuristica Olympic House – inaugurata nel 2019 – che è considerato tra gli edifici più sostenibili al mondo. La Confederazione elvetica è un territorio ricco di risorse: se di fama mondiale sono la sua cioccolata e i suoi maestri orologiai, non è da tutti lasciarsi incantare dai vigneti di Lavaux, patrimonio universale dell’Unesco dal 2007. Sono 830 ettari di vigneti che rappresentano la zona vitivinicola più ampia della Svizzera. Incantevoli terrazze che scivolano verso il Lemano con panorami mozzafiato, degni di quelli alpini.