La strana musica di Laureano Ortega
Tra i tanti «figli d’arte» che affollano il palcoscenico internazionale (l’ultimo, Bongbong Marcos, è appena arrivato al vertice delle Filippine riabilitando così il sanguinario regime del padre), Laureano Ortega Murillo è uno dei meno conosciuti, benché sia diventato una sorta di «superministro» e un possibile candidato alla successione della coppia presidenziale composta dei suoi genitori: l’ex leader sandinista Daniel Ortega, rieletto sei mesi fa per la quarta volta consecutiva alla guida del Nicaragua in un voto-farsa senza avversari, e la moglie Rosario Murillo, nominata nel 2017 sua vice dal marito.
Tanto per far capire le posizioni in campo, diciamo subito che l’ultimo tweet del «Consigliere per gli Investimenti, il Commercio e la Cooperazione internazionale», celebra la Russia nell’anniversario della vittoria della seconda guerra mondiale e riproduce il messaggio di congratulazioni inviato a Vladimir Putin dal papà e dalla mamma. Non una parola, naturalmente sull’Ucraina. D’altra parte, Managua si è astenuta all’Onu sulla risoluzione che condannava l’invasione. L’amicizia con Mosca è un fatto, ora però bisogna guardare anche altrove. Non si sa mai quello che potrebbe accadere. Come scrive il New York Times, il Nicaragua sta tentando di riavvicinarsi agli Stati Uniti di Joe Biden e la posta in gioco è una attenuazione delle sanzioni in cambio della liberazione dei prigionieri politici. Chi è l’uomo che sta manovrando dietro le quinte per una svolta in questa direzione? Proprio Laureano , protagonista di una attività diplomatica discreta ma importante.
Quaranta anni, tenore, direttore della Fondazione «Incanto» che promuove l’opera, il sesto figlio della Or-Mu (così si dice in Nicaragua) sembra adatto a questo compito anche perché ha fama di essere un moderato. «Lo hanno messo in questa posizione perché è il meno radicale», ha detto a Voz de América l’ex rappresentante all’Osa Arturo McFields. Secondo Zoilamérica Ortega Murillo, la sociologa che ha accusato il padre di averla molestata e vive in esilio in Costarica, il fratello «avrebbe preferito la
musica alle funzioni che adesso svolge». Se fosse vero, non sarebbe certo una cosa
negativa.