«Damiano Caruso, il ciclista che ha scelto il nostro fisco»
Tempo fa mi ero imbattuto sulla notizia, per me assai lieta e del tutto esemplare, del ciclista nazionale Damiano Caruso. Allo sportivo era stato proposto, per beneficiare di un notevole risparmio fiscale, di prendere residenza nella Repubblica di San Marino, in forza di una recente legge di quello stato che prevede agevolazioni sul pagamento di tasse a sportivi, in particolare ciclisti, che vi risiedono. Le conseguenze in termini di agevolazioni fiscali sono evidenti in quanto, come ho letto, sui primi 100.000 euro di imponibile l’aliquota prevista è bassa rispetto all’Italia. Damiano, in un primo tempo aveva predisposto tutta la documentazione necessaria ma, al momento di procedere con la firma per la richiesta di residenza nella Repubblica del Titano, ha stracciato i fogli. Il motivo è un ripensamento mosso da un’ammirevole giustificazione: ha prevalso il suo «essere italiano», uno sportivo che indossa la maglia azzurra, che quando attraversa le strade dell’Italia, e della sua Sicilia, la gente lo applaude, come è avvenuto nell’ultimo Giro d’Italia. È bastato questo per farlo desistere dal gesto ? Non si sa ma ... tant’è. Forse vale la pena sottolineare questo eroe nazionale che porta all’attenzione ancora una volta la questione di chi, per puro vantaggio economico, si abbassa a trasferire la propria residenza in un altro Paese, guarda caso con tariffe fiscali agevolate. E gli esempi purtroppo sono numerosi. Andrebbe dato formale risalto a questo ragazzo che con il suo gesto ha reso giustizia a tutti i comuni mortali, cittadini italiani, che con il loro contributo consentono all’Italia di fornire servizi primari.
Claudio Dionisi, Fano (Provincia di Pesaro e Urbino)
Il nostro lettore è rimasto colpito dalla scelta del ciclista Damiano Caruso di mantenere la residenza in Italia e pagare le tasse come tutti noi