La scienza del firmamento ad Asiago
Nella sede veneta del telescopio Galileo, il Festival dell’Astronomia fino al 22 maggio
Osservazioni notturne, passeggiate e trekking alla scoperta di luna e costellazioni, mostre, conferenze e spettacoli. Fino al 22 maggio Asiago ospita «Dark skies», primo Festival di Astronomia. Un evento promosso dalla Città di Asiago con il dipartimento di Fisica e astronomia dell’Università di Padova (che quest’anno compie 800 anni); Inaf, Istituto nazionale di astrofisica; Arpav (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto) e con il progetto europeo Skyscape.
Dieci giorni di attività (il programma completo su astronomiafestival-asiago.it) per riscoprire la bellezza del cielo stellato messa a rischio nei centri urbani dall’inquinamento luminoso, ovvero dall’illuminazione pubblica e privata che toglie la possibilità di osservare ad esempio la tenue Via Lattea. Asiago è uno dei centri più importanti dell’astronomia ottica in Italia, da quando, nel 1942, fu costruito Galileo,
allora il più grande telescopio d’Europa, con il suo specchio da 122 centimetri di diametro. Proprio l’osservatorio di Asiago sarà oggetto di visite guidate durante i giorni del festival.
La mostra Above & beyond (Sala della Reggenza) ripercorre le scoperte astronomiche più importanti degli ultimi cento anni: l’esposizione è curata da Rossella Spiga, coordinatrice scientifica del festival, e da Flavio Fusi Pecci. Mentre la mostra In chiara difficoltà: di notte oltre la porta di casa, tra natura ed inquinamento luminoso (Museo naturalistico Patrizio Rigoni) affronta appunto il tema della «cancellazione» della notte. In piazza duomo è previsto un planetario.