Corriere della Sera

Tortu delude, Lyles vola Male anche Tamberi

- M. bon. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Non è andata malissimo: Lyles è stato stratosfer­ico, io la sua gara l’ho vista forse un po’ troppo da dietro...». Filippo Tortu cerca elementi positivi nel suo debutto stagionale sui 200 metri, alla tappa (grandissim­e firme) della Diamond League di Doha, in Qatar. E forse l’aspetto migliore della trasferta di Pippo è aver accettato una sfida difficilis­sima scattando in prima corsia in una finale dove tutti i rivali avevano un personale inferiore ai 20”. Perché il risultato non è dalla parte dello sprinter milanese, settimo in un modesto 20”41 a dispetto di un vento (irregolare) di 2,1 metri al secondo. Siamo lontani dal 20”11 dello scorso anno ma anche dal 20”34 di cinque anni fa. I rivali, in compenso, volano: 19”72 per Lyles, 19”75 per Kerley, 20”15 per Richards e De Grasse. Pippo non perde l’ottimismo: «Sapevo che avrei avuto una corsia svantaggio­sa (la 1ª, ndr) perché ero quello col primato personale peggiore ma ho preferito comunque gareggiare per fare esperienza. Ho faticato nella prima parte e nella seconda ho un po’ pagato lo sforzo: ma come inizio non è male». Delusissim­o Gianmarco Tamberi che ha ritrovato per la prima volta in pedana Mutaz Barshim, con cui ha diviso l’oro ai Giochi di Tokyo. Ieri destino molto diverso per i due: l’italiano fermo a m 2,20 (superati con grande fatica al terzo tentativo), il qatariota capace di 2,30 nella gara vinta dal coreano Sanghyeok. Gimbo non cerca alibi: «Ci sono evidenti problemi tecnici da risolvere, troppi alti bassi in allenament­o. So di non essere in forma, ma una gara così brutta non me l’aspettavo». Brava Nadia Battoclett­i: non ha avuto paura di lottare in un 3.000 metri di livello stellare, vinto dalla burundiana Niyonsaba: il suo 11° posto con il nuovo primato personale (8’50”66) è un buon punto di partenza per i 5.000.

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Fuori forma Tamberi (Afp)

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