Ddl Zan, rilancio dem Circolare alle scuole, scoppia la polemica
Il ddl Zan riparte da Milano. «Dobbiamo fare di tutto perché entro la fine della legislatura si riesca ad approvare, con le dovute mediazioni, la legge», ha detto ieri il dem Enrico Letta. Ottimista Alessandro Zan: «Confido che chi ha votato contro a scrutinio segreto, possa cambiare idea dopo aver visto quell’applauso osceno. Siamo disponibili a discuterne purché non ci venga chiesto di stravolgere l’impianto». Per il sindaco Beppe Sala «è ora di riprovarci. Sono passati 25 anni, a furia di non considerarla una priorità». Intanto ha scatenato una bufera la circolare del ministero dell’Istruzione — diramata già l’anno scorso e inoltrata agli uffici scolastici regionali e a tutti gli istituti, scuole elementari comprese — in cui si invita a organizzare iniziative di sensibilizzazione il 17 maggio, per la giornata contro omofobia, bifobia e transfobia. Insorge FdI, che chiede di ritirarla: «Inaccettabile far rientrare dalla finestra ciò che il Parlamento ha fatto uscire dalla porta». Duro il sottosegretario all’Istruzione, il leghista Rossano Sasso: «No alla propaganda gender nelle scuole. Se Pd e M5S vogliono il ddl Zan lo votino, no a sponsorizzazioni del ministero».