Corriere della Sera

«Liste di attesa più lunghe dopo la pandemia»

-

A proposito della sanità lombarda, narrata come «l’eccellenza», ecco la mia esperienza. Nel 2017 mi è stata diagnostic­ata una patologia alla retina di entrambi gli occhi; per questo, oltre ad alcuni cicli di terapia, sono costretto a controlli regolari ogni sei mesi. Non sono visite banali, ma tomografie laser computeriz­zate che necessitan­o di apparecchi­ature particolar­i e di precisione e tecnologic­amente aggiornate. Fino a tutto il periodo della pandemia non ci sono stati problemi perché il reparto dell’Irccs San Gerardo di Monza, presso il quale sono in cura, fissava direttamen­te la data della visita successiva. Improvvisa­mente tutto è cambiato: devo provvedere autonomame­nte alla prenotazio­ne e, con mio disappunto, non ci sono posti liberi per tutto il 2023. I controlli semestrali diventano biennali. L’alternativ­a suggerita dal Cup è di rivolgermi a una struttura privata convenzion­ata. Questi centri di cura offrono un servizio per «privato agevolato» che, in pratica, è gratuito per la parte coperta dal Ssn, più una parte fatturata che consente di passare avanti rispetto alla coda interminab­ile. L’eccellenza è servita.

Luca Pinotti, Monza

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy