La missione di Inzaghi: allungare il duello e continuare a sperare
Unica missione, vincere: il resto non conta e soprattutto non serve. Non ci sarà da fare troppi calcoli, l’Inter scende in campo stasera a Cagliari già conoscendo il risultato del Milan, uno svantaggio in più. Sia come sia, l’unico modo per rinviare lo scudetto o, nell’ipotesi più ottimistica per sperare di toglierlo ai rossoneri, è tornare dalla Sardegna con un successo. La vittoria in Coppa Italia dovrebbe essere una spinta, l’ambiente nerazzurro non vuole mollare, Simone Inzaghi è deciso a dar battaglia fino all’ultima giornata e oggi s’affiderà ai titolari: unico dubbio il solito ballottaggio tra Dzeko e Correa.
La non contemporaneità con la gara del Milan, per esigenze televisive, è un ostacolo ulteriore. L’obbligo di vincere è sempre lo stesso, il risultato dei rossoneri, positivo o negativo che sia, influenzerà comunque la gara di Cagliari. La partita doveva essere una formalità, si è trasformata in uno scontro vitale per entrambe, in cui il pareggio serve a poco. I rossoblù di Agostini, dopo il punto acciuffato in pieno recupero sul campo della Salernitana, devono vincere per superare la squadra di Nicola. Un pari terrebbe in vita i sardi, ma con chance di salvezza prossime allo zero nell’ultimo turno.
«Rispettiamo l’Inter, sarà una gara di sacrificio lo sapin piamo, ci saranno momenti di sofferenza, ma daremo tutto per raggiungere il nostro obiettivo», promette Agostini, tecnico del Cagliari.
I numeri e le tattiche a questo punto non contano più, all’Inter rimane la consapevolezza della sua forza e la voglia di non aumentare i rimpianti, alti dopo la rovinosa e decisiva (in negativo) sconfitta di Bologna. Oggi lo scudetto pare un sogno lontano, il campionato però ha regalato sorprese in serie, l’Inter deve fare il suo dovere e sperare nella voglia d’Europa dell’Atalanta. Il pensiero di Inzaghi, rimasto in silenzio in questa vigilia, è quello espresso mercoledì nella pancia dell’Olimpico dopo aver alzato la Coppa Italia: «Ora abbiamo le ultime due gare di campionato da fare nel migliore dei modi». Vin
Inzaghi
Giochiamo queste ultime due partite di campionato nel miglior modo possibile
cere e sperare è il solo credo.
Sarà un pomeriggio di attesa quello dell’Inter. In albergo i giocatori, se lo vorranno, potranno guardare tutto il primo di Milan-Atalanta, poi breve riunione tecnica e partenza per lo stadio. In pullman conosceranno il risultato finale dei rossoneri.
Inzaghi punta sull’attacco e particolare sulla buona luna di Lautaro per scardinare il Cagliari. L’argentino insegue il gol numero 20 in campionato, in quella che comunque è già la sua migliore stagione realizzativa da quando è arrivato in Italia. Dovesse perdere lo scudetto, i rimpianti dell’Inter sarebbero amplificati dai numeri. L’attacco è il più
Penultimo atto della sfida a distanza tra i rossoneri che scendono in campo prima dei nerazzurri Il countdown è iniziato
prolifico del campionato con 78 reti, la difesa la meno battuta (31) al pari di Milan e Napoli. Dopo un’estate segnata da cessioni pesanti e dagli addii di Lukaku e Hakimi, l’obiettivo dichiarato di inizio stagione non era lo scudetto. Ha ragione Inzaghi quando sostiene che le aspettative sono cresciute strada facendo, forse perché l’Inter aveva, anzi ha, i numeri e la rosa per confermarsi campione d’Italia. Supercoppa e Coppa Italia sono trofei messi in bacheca, il finale di campionato può esaltarli, se seguiti dallo scudetto, o classificarli come trofei accessori.
Il futuro si scrive oggi a Cagliari, in uno stadio esaurito e ostile, con spazio per appena 400 tifosi interisti. Non consegnare lo scudetto al Milan è la priorità, dilatare il tempo fino all’ultima giornata significa allungare la vita alla speranza. Per i bilanci ci sarà tempo, il futuro è già scritto: avanti con Inzaghi, è lui il punto fermo dell’Inter di oggi e di domani. Ripartire dopo aver conquistato lo scudetto della seconda stella sarebbe un’altra faccenda. Si deve vincere e prima solo tifare Atalanta.