ARMI E DIPLOMAZIA
«Non so cosa sceglierei, ma meglio il sostegno economico»
«La musica — questo è il messaggio trovato ieri su Facebook — aiuta a non sentire dentro di noi il silenzio che c’è fuori», io invece penso al rumore che ci sarebbe fuori se per qualche ragione ci teletrasportassero a Kiev: cerco di immaginare il sibilo dei missili che sventrano le case, l’esplosione delle bombe a grappolo, fatte apposta per colpire quante più persone intorno, ascolto il pianto di una donna anziana e vedo il bisogno di raccontare nel suo sguardo consapevole. Non so cosa è giusto fare per un popolo martoriato così vicino a noi. Armi, non armi, diplomazia. Per la mia forma mentale rispondo non armi ma sostegno economico, raccolta dei dati sui crimini di guerra, sanzioni e una sola voce che suoni come monito per chi pianifica un futuro di violenza e distruzione.
G. Monari, Genova