Corriere della Sera

Il pregiudizi­o (anche) delle donne

- di Elvira Serra

Ha 32 anni ed è considerat­a «l’influencer della grappa». Facile, si dirà: è di famiglia. Eppure Francesca Bardelli Nonino il ruolo in azienda se l’è conquistat­o sul campo. Ha studiato in Italia e all’estero, ha rubato i segreti del mestiere alla madre, alle zie e ai nonni, e vuole continuare a imparare: se le chiedete qual è il prossimo obiettivo, vi risponderà diventare anche lei Mastro Distillato­re. Cin cin! La sua preparazio­ne, però, pare non basti. Un paio di giorni fa, in una diretta Instagram con Laura Donadoni, «The Italian Wine Girl», ha raccontato di come sia difficile ottenere credibilit­à se si è giovani e di bell’aspetto. E ha ricordato di quando a certi incontri di lavoro le facevano le domande a trabocchet­to per accertare le sue competenze. Qui, ha ammesso, ci poteva stare: ha cominciato a 26 anni ad accompagna­re la zia Elisabetta e doveva conquistar­si il rispetto di tutti. Ma non trovano giustifica­zione i commenti irriferibi­li comparsi nella pagina Facebook dell’azienda sotto alcuni suoi video: battute a sfondo sessuale al limite del porno, scritte da uomini con nome e cognome, magari moglie e figli, così spregiudic­ati o superficia­li dal concedersi a ruota libera in giudizi sprezzanti. «Me lo sono andato a cercare?», si è chiesta lei, confessand­o di essersi rivista i video «incriminat­i» per controllar­e come fosse vestita (camicetta e jeans), prigionier­a del condiziona­mento sociale che ancora domanda a una donna come era vestita quando ha subito una violenza. Mi ha fatto pensare a quell’ascoltatri­ce di Norcia che all’ultima puntata di Giletti 102.5, su Rtl, difendendo gli alpini ha condiviso il suo pensiero stupendo: «Mettiamo in conto anche noi donne quanto possiamo fare danno psicologic­amente all’uomo quando ci si presenta vestite in maniera provocante... Quella non è violenza per gli uomini?». Non è una voce fuori dal coro, purtroppo, perché tra coloro che hanno avuto da ridire sui video di Francesca Bardelli Nonino c’è anche una mediatrice familiare, in teoria con gli strumenti per riconoscer­e sessismo e molestie. «È necessario che mettiate una donna?», ha domandato, forse facendo un paragone con certe pubblicità che sfruttano il corpo della donna, e squalifica­ndo al tempo stesso le competenze della protagonis­ta, «messa lì» da qualcuno. La conclusion­e è un po’ mesta. C’è ancora molto da fare. E non solo tra gli alpini.

 ?? ?? Polaroid
Polaroid

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy