Il duo delle russe fa festa nel doppio Inarrestabile Swiatek nel singolare
Venticinque lettere in due cognomi, ma senza una bandiera. Lontane dal campo Centrale, il doppio femminile lo hanno vinto due russe: Veronika Kudermetova e Anastasia Pavlyuchenkova (foto), sorridenti e applaudite dal pubblico che transitava dalle parti del Pietrangeli. Si diceva, invece, che nel singolare femminile si facesse fatica a trovare una regina. Poi, però, dalla Polonia è arrivata un’extraterrestre. Iga Swiatek deve ancora compiere 21 anni ma non perde da tre mesi. E scende sempre in campo con un nastro giallo-celeste per solidarietà con il popolo ucraino. Ieri ha vinto per la 28esima volta consecutiva: non è stato un umiliante 6-0 6-0 come nella finale dello scorso anno, ma non è che la tunisina Ons Jabeur (in fiducia, visto che aveva da poco vinto a Madrid) abbia potuto fare di più. Ha raccattato solo quattro game (6-2 6-2): Iga, invece, amante del cibo italiano, si è mangiata campo e avversarie. Dopo Doha, Indian Wells, Miami e Stoccarda è arrivato anche il trionfo a Roma. «Ed è talmente bello che le foto si sono rivelate decenti nonostante tutte le lacrime dopo il match point». Perché Iga, che sta lasciando le briciole al mondo, ha anche un cuore.