Utrecht sperimenta le auto che restituiscono energia alla città
Le elettriche Hyundai al centro di un progetto che prevede la cessione della carica in eccesso delle batterie
UTRECHT (OLANDA) Nei Paesi Bassi c’è una città che ha preso sul serio il concetto di dare e avere. Infatti ha avviato un progetto dove anche le automobili possono offrire il proprio apporto a favore della comunità. Utrecht in sinergia con Hyundai ha reso realtà il primo sistema di ricarica bidirezionale, in cui il suv compatto elettrico Ioniq 5, non solo riceve energia dalla rete di ricarica locale ma in caso di necessità la restituisce alla rete stessa.
Questo sistema basato su tecnologia V2G (Vehicle to Grid) della casa automobilistica coreana in partnership con We Drive Solar, realtà leader in Olanda nel settore mobilità sostenibile e nei sistemi energetici per il futuro, sta prendendo piede grazie al concetto di vivere la città nel nuovo distretto Cartesius che si è fatto promotore di una vita urbana sana e di una nuova mobilità con un accumulo di energia intelligente. La cittadina olandese infatti vuole porsi come la prima città e regione al mondo ad avere un ecosistema di energia bidirezionale.
Il progetto nato in casa Hyundai deriva dalla tecnologia Vehicle to Everything (V2X), che da tempo si pone nel mercato per migliorare sempre più la fruibilità verso le fonti rinnovabili e per ridurre la pressione sulla rete elettrica locale. Attraverso il suo perfezionamento si è giunti all’attuale evoluzione: il V2G che permette all’energia, una volta immagazzinata nei pacchi batteria dei suv, di essere rimessa al servizio della rete elettrica locale quando, ad esempio, la richiesta di accesso alla rete di ricarica da parte dei possessori di veicoli elettrici raggiunge livelli molto alti. Questo può accadere nelle ore di punta o quando le fonti solari ed eoliche non sono ai massimi regimi, come avviene di notte o se non c’è vento, o ancora per consentire l’utilizzo di dispositivi elettronici o digitali, o contribuire a «nutrire» la rete domestica. Una sorta di power-bank su gomma? Quasi.
Durante il giorno la batteria E-GMP della Ioniq 5 viene ricaricata dalla rete locale per l’utilizzo dell’auto e, nel momento del bisogno, una riserva di energia può essere restituita all’infrastruttura. Ma c’è dell’altro. I tempi di ricarica dei mezzi non saranno più biblici. Grazie al sistema da 800 Volt si avrà a disposizione una ricarica superveloce e, con un caricatore da 350kWatt, la batteria potrà essere caricata dal 10 all’80 per cento della sua capacità in soli 18 minuti.
Questa innovazione è un ulteriore passo in avanti che va a coronare la visione «Progress for Humanity», leitmotiv del produttore automobilistico di Seul, grazie anche al valido partner di progetto We drive solar. L’ambizioso obiettivo vedrà a breve i tanto attesi risultati di pari passo con la nascita del nuovo distretto.