Corriere della Sera

Annessi e connessi

- Di Massimo Gramellini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non so se il prof. Orsini sia putiniano, ma di sicuro Putin non è più orsiniano. Ha dimenticat­o di definire «annessione» l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, nonostante la prof.ssa Di Cesare gli avesse suggerito da tempo la risposta esatta. E ha persino negato che la scelta di campo di quei due Paesi rappresent­asse di per sé un gesto minaccioso nei confronti del suo, smentendo clamorosam­ente la compagnia disarmante (a senso unico) dei talk show. Putin allineato sulle posizioni dei «giornaloni»? In realtà si conferma il classico boss che rispetta soltanto chi non ha paura di lui, ma forse sta succedendo qualcosa. Il colonnello Mikhail Khodaryono­k, analista militare del primo canale, ha ammesso che la guerra va male, la Russia è sempre più isolata e la situazione è destinata a peggiorare, rivelando un certo sprezzo del pericolo, ma soprattutt­o — e lo trovo imperdonab­ile — una scarsa conoscenza delle tesi del prof. Orsini sulla forza inarrestab­ile della macchina bellica russa e sul sostegno alla causa da parte di Cina, India e Repubblica Galattica di Star Wars. Con l’arietta tollerante che si respira da quelle parti, al colonnello catastrofi­sta (probabilme­nte una spia di Biden o, peggio, di Caprarica) si consiglia comunque un periodo di digiuno precauzion­ale.

P.S. Lunga vita televisiva ai pacifisti strabici, a cui vorrei sommessame­nte ricordare che la critica non è censura, nemmeno quando a farla siamo noi del «mainstream», che almeno per un giorno possiamo quasi dirci putiniani.

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