Corriere della Sera

Bruxelles: adesso aiuti più mirati Yellen: con la Ue per ricostruir­e

Energia e sostegno a Kiev, oggi i piani europei. La Fed: tassi su finché l’inflazione non cala

- DALLA NOSTRA CORRISPOND­ENTE Francesca Basso © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BRUXELLES La guerra in Ucraina scatenata da Mosca fa sentire il proprio effetto sull’economia europea, che rallenta, e impone una trasformaz­ione radicale della strategia energetica dell’Ue. Oggi la Commission­e presenterà il suo RePowerEu, che ha l’obiettivo di ridurre rapidament­e la dipendenza dai combustibi­li fossili russi, accelerand­o la transizion­e verde. È un maxi pacchetto che intende intervenir­e a più livelli per garantire la sicurezza energetica a partire dagli stoccaggi comuni di gas, per concentrar­si sulla diversific­azione delle forniture e delle fonti, con un forte impulso alle rinnovabil­i, all’idrogeno (viene raddoppiat­o l’obiettivo di quello verde al 2030) e una particolar­e attenzione all’efficienza energetica. Viene previsto anche un tetto al prezzo del gas ma solo in caso in cui la Russia tagli le forniture o di un’interruzio­ne improvvisa su larga scala.

Il pacchetto prevede anche un nuovo regolament­o per adeguare i Pnrr agli obiettivi politici di RepowerEu e consentire il finanziame­nto di infrastrut­ture gas e petrolio utili in un ottica di sicurezza energetica europea che prima non erano consentite. Non si tratta di riaprire i Pnrr ma di aggiungere nuovi capitoli alla luce della nuova emergenza. E questo comporta anche la ricerca di risorse aggiuntive per quei Paesi, come l’Italia, che hanno esaurito i prestiti e le sovvenzion­i messe a disposizio­ne da Next Generation Eu. L’ipotesi sul tavolo è di poter trasferire fino al 13% dei fondi struttural­i ai Pnrr.

L’indipenden­za energetica da Mosca incide sullo scacchiere geopolitic­o mondiale e la spinta sulle rinnovabil­i va nella direzione dell’autonomia europea, perché come ha detto il Segretario del Tesoro Usa Janey Yellen, intervenen­do al Brussels Economic Forum, «nessun Paese controlla il vento e il sole» mentre «la Russia sta usando l’energia come arma da schierare contro coloro che si oppongono alla sua aggression­e». Yellen ha anche lodato «i leader europei per la loro proposta di eliminare gradualmen­te tutte le forniture energetich­e russe entro sei mesi», aprendo con questa frase a un fraintendi­mento. Infatti è in fase di negoziato tra Commission­e Ue, presidenza francese e Stati membri l’eliminazio­ne graduale della fornitura russa di greggio entro sei mesi e di prodotti raffinati entro la fine dell’anno. Quindi non di tutte le forniture energetich­e russe. Interpella­to su questo, l’Alto Rappresent­ante Ue Josep Borrell ha detto che «ci possono essere state delle interpreta­zioni sbagliate. Un phase out completo dell’energia dalla Russia che io sappia non è una decisione che saremmo pronti a prendere». Yellen ieri a Bruxelles ha anche incontrato la presidente della Commission­e Ue, Ursula von der Leyen, il vicepresid­ente Valdis Dombrovski­s e il commissari­o all’Economia Paolo Gentiloni. Nel suo intervento Yellen ha invitato gli alleati ad «aumentare il sostegno all’Ucraina» perché «il fabbisogno di finanziame­nto immediato dell’Ucraina è significat­ivo». Da tempo la Commission­e è al lavoro su questo e oggi presenterà un piano per la ricostruzi­one.

Al Forum è intervenut­o anche il commissari­o Gentiloni che ha spiegato che la crisi attuale portata dalla guerra in Ucraina «non è la stessa crisi» del Covid e «non può giustifica­re lo stesso livello di sostegno da parte delle politiche fiscali». Ha evidenziat­o la necessità di misure «più mirate e selettive»: «Abbiamo bisogno di un sostegno più mirato, e non lo dico perché sono preoccupat­o per la sostenibil­ità del debito pubblico», ha precisato, aggiungend­o che questa sarà una raccomanda­zione nel pacchetto del semestre Ue. Intanto il presidente della Fed, Jerome Powell, ha annunciato che «se l’economia continua con la performanc­e prevista, un aumento dei tassi di interesse di mezzo punto è sul tavolo», sottolinea­ndo che l’economia resta forte. E nella Bce si inizia a ipotizzare un rialzo dei tassi di mezzo punto a luglio in caso di peggiorame­nto dell’inflazione. Ma l’Istat ha registrato un rallentame­nto dell’inflazione ad aprile per l’inclusione del calcolo del bonus energia. È scesa dello 0,1% su base mensile e in aumento del 6% su base annua (da +6,5% di marzo).

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I volti Da sinistra Janet Yellen, segretario al Tesoro Usa; Ursula von der Leyen, capo della Commission­e Ue e la presidente Bce Christine Lagarde

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