Cryptosmart, il circuito made in Italy per pagare con le monete «virtuali»
Non c’è due senza tre. La prima start up è stata Aria, che nel 2008 ha acquistato le licenze 5G per poi essere ceduta a Tiscali, nel 2012 è stata la volta di Go Internet, quotata sul listino Aim e successivamente venduta a Linkem, ora la nuova iniziativa si chiama Cryptosmart. Il filo che lega le tre operazioni sono i soci fondatori. Sempre gli stessi: si tratta di Alessandro Frizzoni e Alessandro Ronchi. A raccontare le caratteristiche dell’ultima avventura imprenditoriale è Frizzoni:«Cryptosmart è una piattaforma per transazioni e scambio in cripto valute costituita all’inizio del 2021, ma il servizio lo abbiamo lanciato a partire dallo scorso mese di settembre. I nostri servizi di exchange consentono ai clienti di effettuare negoziazioni all’interno dell’universo delle cripto valute. Poi — prosegue Frizzoni— offriamo i servizi di pagamento tramite moneta digitale come Bitcoin, Ethereum, Polkadot ». Uno dei punti di forza su cui hanno puntato i fondatori di Cryptosmart è il servizio di assistenza con risposte immediate in lingua italiana alle domande degli utenti. «Vorremmo arrivare a 10 mila clienti operativi nell’arco dei prossimi mesi e raggiungere quota 100mila entro due anni. La nostra piattaforma ha sede legale in Italia, e questo è un aspetto rassicurante per chi compra o vende attraverso di noi: a cominciare dal fatto che nel nostro caso si acquistano cripto valute effettuando bonifici verso una banca italiana anziché, per esempio, verso un conto alle Isole Vergini o in qualche località remota». Nelle intenzioni di Frizzoni e Ronchi le caratteristiche principali di Cryptosmart si fondano, insomma, su italianità,
trasparenza e innovazione. Oltre alle operazioni di acquisto e vendita di cripto valute, alle transazioni in valute virtuali, la piattaforma di Cryptosmart offre il servizio di staking, la possibilità cioè di ottenere un rendimento, mettendo le cripto valute a garanzia delle operazioni di convalida di nuovi blocchi della blockchain. «In estrema sintesi chi presta moneta digitale per la creazione di nuove blockchain si vede riconoscere un premio in cripto valute».