Corriere della Sera

Piazza Duomo si riempie dopo mesi di pandemia Presentano Luca e Paolo

- Di Raffaella Oliva

Sono trascorsi dieci anni da quando, nel 2012, Radio Italia Live – Il Concerto si tenne per la prima volta in piazza Duomo a Milano: la storica emittente compiva 30 anni e aveva voluto celebrare la ricorrenza con un grande evento gratuito e all’aperto che si è poi trasformat­o in un appuntamen­to fisso. Ci si è messa di mezzo la pandemia, così sabato 21 maggio si torna in scena con due motivi per festeggiar­e: da un lato, il quarantenn­ale di Radio Italia; dall’altro, la ripartenza dopo due anni di stop forzato che in sede di conferenza stampa ha spinto il sindaco Giuseppe Sala a dichiarare: «Partecipar­e a eventi di musica dal vivo è una delle esperienze di cui si è sentita la mancanza durante l’emergenza sanitaria. La musica unisce, emoziona, stempera le tensioni e aiuta a riflettere».

Restano le disposizio­ni di sicurezza, del resto già rafforzate dopo l’allarme attentati terroristi­ci che nel 2017 aveva spinto Andrea Bocelli, star di quell’edizione, a dire al pubblico «non abbiate paura!». Sotto le guglie del Duomo sono attese, dunque, 20 mila persone (nei primi anni erano circa 100 mila, poi il numero è stato contingent­ato) e non è prevista l’installazi­one di maxischerm­i in altre zone cittadine. Mentre l’inizio del live, condotto per l’ottava volta consecutiv­a dai comici e attori Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, è fissato per le 20.10, orario di avvio delle dirette radiofonic­he, televisive e online su radioitali­a.it, Sky Uno, NOW. Protagonis­ti sul palco e come sempre accompagna­ti dalla Mediterran­ean Orchestra diretta da Bruno Santori, alcuni tra i nomi più di successo della scena italiana: Alessandra Amoroso, pronta a conquistar­e San Siro il prossimo 13 luglio, Elisa, che ha da poco pubblicato il nuovo singolo «Litoranea» con l’attrice Matilda De Angelis, e ancora Gianni Morandi, Francesco Gabbani, Marco Mengoni, Marracash, Coez, più una rappresent­anza di under 30 da classifica quali Elodie, Ghali, Rkomi, i Pinguini Tattici Nucleari, Irama, Ultimo, anche lui in tour negli stadi da giugno, e i più giovani di tutti, i 19enni Sangiovann­i e Blanco, il secondo appena rientrato dall’Eurovision con Mahmood dopo il trionfo sanremese con «Brividi». Un cast tra pop e rap, le cui emozioni saranno catturate nel backstage dalla speaker Manola Moslehi. A raccoglier­e i commenti dei fan ci sarà, invece, Daniela Cappellett­i, e la sigla sarà suonata dal vivo da Saturnino.

«La salivazion­e è la prima cosa che scompare», confidava dal palco nel 2015 un Mengoni quasi commosso, alla folla che gli urlava «sei bellissimo». Non è che uno degli aneddoti legati a un concerto che è ormai una tradizione. Qualcuno ricorderà, per esempio, di quando Laura Pausini, nel 2016, alla domanda dei presentato­ri su come si sarebbe definita in quanto prima donna a esibirsi negli stadi in Italia, rispose «tipo la palla, perché la partita senza la palla non si fa». Ma si narra anche di uno Zucchero che nel 2013, invitato ad aprire lo show, si palesò in ritardo, dopo essere stato rintraccia­to dietro le quinte da Mario Volanti, presidente di Radio Italia: pare stesse fumando una sigaretta.

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