Corriere della Sera

Jacobs a Savona Il primo 100 dopo i Giochi

- Gaia Piccardi

Il piano di battaglia, a 57 giorni dal Mondiale di Eugene dove l’America dello sprint lo aspetta al varco, era arrivare a Savona con un 100 già nelle gambe per scatenare i cavalli sul mezzo giro di pista, l’esercizio (non di stile) con cui coach Camossi aveva pensato di stimolare le fibre nervose del suo fuoriclass­e. Ma poi ci si è messo di mezzo il virus di Nairobi con il ricovero in ospedale e la flebo di antibiotic­i, lo sappiamo, la stagione è per un attimo deragliata e la prudenza ha prevalso. Ma non tutti i mali vengono per nuocere perché i 100 metri che Marcell Jacobs affronta oggi al Memorial Ottolia (batteria alle 16.35, finale alle 17.45, diretta su Raisport) sono pieni di suggestion­i. Intanto perché il re di Olimpia torna nel suo alveo naturale, il rettilineo, 290 giorni dopo l’oro di Tokyo e poi perché proprio qui, a Savona, un anno fa aveva ottenuto il primo record italiano, un 9”95 che prometteva le delizie che sono puntualmen­te arrivate. «Il malessere del Kenya è superato — fa sapere —, non ho in testa un tempo preciso, l’importante è tornare a correre». Eccolo, quindi, il debutto stagionale all’aperto di Jacobs nel frattempo oro Mondiale indoor a Belgrado, seconda batteria contro Vicaut mentre nella prima si scontreran­no Lorenzo Patta e Fausto Desalu, oro insieme a Marcell (e Tortu, assente) nella leggendari­a 4x100 olimpica. Savona è una scelta di cuore, una sgambata sulla pista verso la quale sente riconoscen­za (a seconda della direzione del vento si deciderà all’ultimo su quale dei due rettilinei gareggiare), in attesa che l’asticella si alzi nelle tappe della Diamond League, che litigano per contenders­i l’azzurro. Confermate le presenze a Eugene (28 maggio), antipasto del Mondiale, Roma (9 giugno) e Oslo (16 giugno). Riaccesi i motori, non resta che correre.

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Doppio oro Marcell Jacobs (Afp)

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