Un nuovo team per il rilancio italiano Il piano di Cassani
JESI L’Italia del ciclismo attende da almeno dieci anni un progetto serio, ambizioso (e ben finanziato) che risollevi le sorti di un movimento depresso, ombra di un passato glorioso. E ora, finalmente, potrebbe averlo trovato: Davide Cassani sta per presentare una squadra nuova e di matrice azzurra con obiettivi agonistici importanti. Uscito in modo turbolento dalla federazione dopo i Giochi di Tokyo, l’ex corridore, ex commentatore tv ed ex c.t. si limita a dare le informazioni strettamente necessarie: «Affronto giorni frenetici — spiega — con l’entusiasmo di un ragazzino. Il progetto è in fase di completamento: si tratta della sfida più bella e ambiziosa della mia vita. Non chiedetemi nomi e ruoli. Ma sappiate che se mi metto in gioco è per fare sul serio». Qualcosa emerge: affiliazione nella categoria Professional (la seconda serie a livello internazionale), partner tecnico storico
(si parla di Bianchi), sponsor principale tra le aziende d’eccellenza del settore alimentare. Il debutto in «serie B» è obbligatorio: l’Unione Ciclistica Internazionale non assegna più licenze dirette per il World Tour, le prossime saranno messe in palio a fine 2025. Come valutare l’iniziativa di Cassani? Alex Carera, agente di Pogacar e tanti altri campioni: «Davide è l’unico italiano con la credibilità per realizzare un progetto simile. Dovrà raccogliere un budget di 8-10 milioni, trovare materiale tecnico eccellente, reclutare direttori sportivi e allenatori e porsi un orizzonte temporale lungo. Può farcela». E come mettere assieme un organico vincente in tempi di salari stellari? Ancora Carera: «Davide non potrà ingaggiare big affermati e nemmeno i pochi giovani talenti azzurri in circolazione: Bagioli, Covi, Battistella e Tiberi sono già presi. Penso che mescolerà atletigaranzia tipo Ulissi o Trentin a promesse che vadano a caccia di punti nelle corse europee. L’obiettivo deve essere lo stesso della Alpecin di Van Der Poel, che entrerà nel World
Tour a fine stagione: puntare ai primi due posti del ranking europeo per garantirsi l’invito a tutte le grandi corse, compreso il Tour». Il lancio del progetto entro i primi giorni di giugno è necessario per non venir tagliati fuori dalla campagna acquisti 2023.