Corriere della Sera

Inter, intesa con Dybala. Un big dovrà partire

- Guido De Carolis

Il sogno scudetto è ancora vivo, anche se le chance sono davvero poche. L’Inter però programma già il futuro. La dirigenza avrà parecchio da lavorare una volta concluso il campionato. La pietra su cui costruire la prossima stagione è il tecnico: Simone Inzaghi sarà confermato, per lui contratto prolungato fino al 2024 con ingaggio ritoccato dagli attuali 4 a 5,5 milioni netti l’anno, un premio per la stagione chiusa con due trofei, in attesa di capire come finirà domenica lo scudetto.

Il tecnico l’anno prossimo allenerà una rosa profondame­nte rinnovata, partiranno in tanti, almeno 7 di sicuro, ma potrebbero essere di più. Il caso spinoso riguarda Ivan Perisic. Il croato aveva fatto esplodere la polemica dopo la vittoria della Coppa Italia. «I giocatori importanti non si trattano così, non si aspetta l’ultimo momento per rinnovare». Il prolungame­nto è molto difficile. Il 33enne giocatore chiede un biennale, con opzione per il terzo anno, da 6 milioni netti a stagione. L’Inter ne offre 4,5 e da lì non intende schiodarsi: se accetta bene, in caso contrario è libero di accasarsi con chi vuole. Un incontro con il club è in programma la prossima settimana.

La Juventus ha bussato alla sua porta e potrebbe accontenta­rlo. Perisic non ha ancora firmato, ma ci sta pensando perché non vorrebbe lasciare l’Italia. L’altra pista è il Chelsea, dove le acque si sono calmate dopo l’arrivo della nuova proprietà. La stella polare dell’Inter è l’equilibrio finanziari­o, cercare di abbassare il monte ingaggi e chiudere il mercato con un attivo di 60 milioni. Sette giocatori saluterann­o, alcuni sono in scadenza, Ranocchia, Kolarov, Vecino, mentre Radu, Vidal e Sanchez saranno piazzati e a Caicedo scadrà il prestito. Un risparmio lordo sul monte ingaggi di 32 milioni, anche se poi bisognerà dare una buonuscita di 3 milioni ciascuno a Vidal e Sanchez. In sostanza saranno circa 25-26 i milioni

Chi va e chi resta

I sacrificab­ili sembrano Bastoni o Skriniar Resta sempre viva la trattativa con Lukaku

di spese tagliati. Ai 7 giocatori che saluterann­o se ne possono aggiungere altri, Gagliardin­i è tra questi.

Il mercato dei sicuri partenti è parallelo a quello delle uscite pesanti per mettere in cassa i famosi 60 milioni. I giocatori vendibili per l’Inter sono quattro: Bastoni, Skriniar, Barella e Lautaro, tutti valgono dai 60 milioni in su. In linea teorica si preferisce cedere un difensore, il motivo è semplice, sostituirl­o è meno costoso. Bastoni per l’età (23 anni) e Skriniar hanno mercato in tutta Europa, soprattutt­o in Premier League. Il metro di paragone è stata la cessione di Romero, la scorsa estate, passato dall’Atalanta al Tottenham per 55 milioni. I due interisti di sicuro non possono valere meno. Si tenterà di

conservare Lautaro e Barella, la loro permanenza è legata a un’eventuale offerta: se ne arriva una irrinuncia­bile non ci sono incedibili. Un po’ quello che accadde lo scorso anno con Lukaku.

Il ritorno del centravant­i belga all’Inter è un’ipotesi difficile, ma da non scartare. L’attaccante non vuole restare al Chelsea con Tuchel, l’Inter però può prenderlo solo in prestito. L’ingaggio di 12 milioni è un altro scoglio, non insormonta­bile. Trattativa complicata, sempre viva.

La prima settimana post campionato potrebbe essere quella giusta anche per il matrimonio tra Paulo Dybala e l’Inter. Le firme non ci sono, l’intesa di massima sì, un quadrienna­le a 6 milioni a stagione più bonus. Con lui e Lautaro l’Inter ripartireb­be con la coppia d’attacco della Nazionale argentina. Un lusso.

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(Getty Images) Idea Dybala
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(Getty Images) Via Perisic

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