Gli hacker di Pechino spiano i russi
Una mail inviata il 23 marzo dal ministero della Sanità russo a istituti di ricerca militare. Oggetto: una lista di persone sottoposte a sanzioni. Nulla di sospetto, all’apparenza. In realtà, ha rivelato ieri il New York Times, a spedire il messaggio sono stati hacker foraggiati da Pechino, nel tentativo di ottenere informazioni su comunicazioni satellitari, radar e armamenti tramite l’utilizzo di un malware. Sintomo della complessità delle relazioni tra Russia e Cina, nonostante il rifiuto di quest’ultima di condannare l’invasione. Ma anche segno del fatto che Pechino sta incrementando l’utilizzo di sofisticate tattiche di spionaggio cibernetico.