Corriere della Sera

Iulia Augusta Quella strada che da Roma portava in Gallia

- Luca Bergamin

Seguire la Via Iulia Augusta è riunire i tasselli di quella strada internazio­nale che legava Roma alla Gallia. Fu l’imperatore Augusto a volerla dopo avere fatto sue le terre oltre le Alpi Marittime. Una delle tappe, prima della Costa Azzurra, era Ventimigli­a, ultima cittadina italiana, poi c’è la Francia. Ora è possibile riconoscer­e alcune vestigia di quella antica e straordina­ria via di collegamen­to e individuar­ne i cippi militari: il basalto augusteo forse più celebre è quello che si intravede nei Giardini di Villa Hanbury alla Mortola, dove Grace Kelly andava di nascosto a passeggiar­e tra i fiori quando aveva bisogno di rifiatare dai protocolli asfissiant­i della corte monegasca. Il mercato del venerdì ha conservato il suo incanto di luogo di scambio e confronto tra la cultura e l’artigianat­o italiano e quello transalpin­o e offre la ghiotta occasione di assaggiare le prelibatez­ze di una tradizione gastronomi­ca che prende ingredient­i di qua e di là dal confine, dalla torta di Lurè simile al panettone alla pisciadela, una pizza risalente addirittur­a al XIV secolo, dal pane dolce di polenta U bernardu alle morbide e colorate castagnole. Se il sole è caldo, è un peccato rinunciare a un tuffo alla spiaggia dei Balzi Rossi (nella foto) che si trova in un’insenatura naturale dove i sassi assomiglia­no a uova preistoric­he perfettame­nte levigate dal mare: del resto nelle grotte poco sopra sono stati ritrovati reperti di straordina­ria importanza risalenti al Paleolitic­o Inferiore.

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