Comuni in deficit: ipotesi 70 euro di tasse in più
Potrebbe costare in media 72 euro a testa per 4,3 milioni di contribuenti la facoltà di aumentare, in certe condizioni, l’addizionale Irpef . Possibilità prevista dall’articolo 43 del decreto legge Aiuti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 maggio. I calcoli li ha fatti la Uil che, con la segretaria confederale Ivana Veronese, sottolinea come questa situazione sia «figlia di riforme incompiute quali quella del federalismo fiscale». L’articolo 43 del decreto Aiuti dice che i comuni capoluoghi di provincia e le città metropolitane con un deficit pro-capite superiore a 500 euro potranno, nell’ambito di piani di risanamento, aumentare l’addizionale Irpef anche oltre l’aliquota massima dello 0,8% consentita finora. Invece, i capoluoghi e le città metropolitane con un debito pro-capite superiore a mille euro potranno anche aggiungere o sostituire all’aumento dell’addizionale una tassa di 2 euro per chi si imbarca in porti o aeroporti. I comuni interessati sono 23, tra i quali Torino, Milano, Genova, Venezia, Firenze, Napoli, Palermo e Catania, per un totale di «oltre 4,3 milioni di contribuenti», calcola il sindacato. I comuni con un debito pro-capite superiore a mille euro sono 5: Milano, Genova, Firenze, Catania e Venezia. Quelli con un deficit pro-capite oltre 500 euro sono 18. Ai primi posti Napoli (2.674 euro), Reggio Calabria e Salerno.