Accordo Nexi-Piteco: ora pagamenti più veloci per le filiere industriali
I ritardi di pagamento all’interno di una filiera produttiva sono un problema che troppo spesso le aziende devono affrontare. Soprattutto i soggetti che occupano gli ultimi posti della catena subiscono i tempi di incasso più lunghi e questo genera uno stress finanziario per cui diventa difficile immettere nuova liquidità nel ciclo di lavorazione. A settembre 2021 in Italia le imprese che hanno pagato i propri fornitori con un ritardo superiore ai 30 giorni rappresentano l’11,8%, mentre quelle che hanno versato puntualmente il 38%. Il dato è in miglioramento rispetto all’anno precedente, ma ancora preoccupante se si tengono in considerazione gli effetti della pandemia non ancora svaniti e l’attuale aumento dei prezzi delle materie prime.
La partnership siglata tra Piteco, software house di soluzioni gestionali per la tesoreria aziendale e la pianificazione finanziaria, e Nexi, azienda leader in Europa di pagamenti digitali, è la risposta: una nuova soluzione digitale di «supply chain finance» (che indica un insieme di forme tecniche che consentono a un’impresa di finanziare il proprio capitale circolante — crediti, debiti, scorte — sfruttando i rapporti commerciali dell’intera filiera) garantirà sia alle grandi corporate che alle pmi una linea di credito
aggiuntiva più rapida e con maggiori controllo e sicurezza nei flussi autorizzativi. «Abbiamo iniziato un percorso anni fa — spiega il ceo di Piteco, Paolo Virenti — con l’obiettivo di integrare servizi innovativi di pagamento per i nostri clienti. Abbiamo pensato, poi, di andare oltre il canale bancario tradizionale e Nexi ci è sembrato il partner migliore, perché ci permette di ridurre fino a quasi azzerare i giorni di dilazione, anche quando il versamento avviene tramite carta di credito».
Integrando i software di Piteco e le carte virtuali di Nexi, la nuova soluzione mette a disposizione delle aziende strumenti che permettono di ottimizzare il flusso di cassa prestando attenzione alla coerenza, alle policy Esg ma soprattutto alla sicurezza del processo. «Questo è un elemento molto caro alle aziende — aggiunge Virenti —, perché la nuova soluzione non è come le linee bancarie classiche che sono gestite manualmente. Il nostro compito è proprio quello di assicurare ai nostri clienti che l’utilizzo della “supply chain finance” non preveda alcun tipo di rischio». Oltre alle condizioni agevolate per le aziende, specialmente le più grandi che hanno una lunga filiera da gestire, il vantaggio per i fornitori è di avere una cassa a disposizione prima del previsto e di innescare, quindi, un meccanismo di approvvigionamento garantito.