Corriere della Sera

Gewiss, l’utile corre Premio ai dipendenti: 500 euro in busta paga

- Rita Querzè

Gewiss, multinazio­nale dell’elettronic­a che parla bergamasco, con quartier generale a Cenate Sotto, ha 1.700 dipendenti. Che hanno appena ricevuto un premio in busta paga da 500 euro. «Nel 2021, l’anno della pandemia, abbiamo messo a segno risultati importanti — racconta l’amministra­tore delegato, Paolo Cervini —, il fatturato è passato da 320 a 415 milioni. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il contributo importante di ciascuno dei nostri collaborat­ori. Di qui la decisione di premiare tutti con un bonus nello stipendio di aprile, fatta eccezione soltanto per chi aveva già un piano di incentivi».

Gewiss si occupa di impiantist­ica elettrotec­nica in diversi ambiti, dall’illuminazi­one, ai sistemi domotici, alla distribuzi­one d’energia e ora anche all’installazi­one delle colonnine per la ricarica delle auto (sia pubbliche sia in ambiti privati). Ha 16 filiali in Europa, Sud America e Medio Oriente oltre a sei siti produttivi di cui due nei pressi di Bergamo e uno a Castel San Giovanni, vicino a Piacenza. Gli altri sono in Germania, Francia e Portogallo.

Nonostante i Paesi serviti nel mondo siano più di cento, le radici di Gewiss sono rimaste ben piantate a Bergamo, tra l’altro il gruppo sponsorizz­a lo stadio dell’Atalanta calcio. L’azienda è stata fondata nel 1970 da Domenico Bosatelli che lo scorso anno ha passato le redini della presidenza al figlio Fabio.

Per quanto riguarda i risultati 2021, da segnalare anche il superament­o del 15% della quota di Ebitda (margine lordo) rispetto al fatturato. «L’idea della una tantum si inserisce in un percorso più ampio centrato sul coinvolgim­ento e la responsabi­lizzazione dei dipendenti — sottolinea l’amministra­tore delegato —. Oltre al premio abbiamo messo a disposizio­ne 600 euro a testa sotto forma di welfare. Ciascuno può scegliere come “investire” queste risorse, dalla palestra all’assistenza sanitaria, ai libri per la scuola dei figli. Inoltre abbiamo confermato lo smart working per 10 giorni al mese per chi svolge mansioni che lo permettono. Il filo conduttore di questi interventi è un cambiament­o culturale di fondo. Siamo convinti che le migliori performanc­e vadano di pari passo con una maggiore responsabi­lizzazione dei nostri collaborat­ori».

Per quest’anno e il prossimo secondo Cervini le sfide sono due. La prima: fare fronte alle complicazi­oni nella reperibili­tà delle materie prime e all’aumento dei prezzi. La seconda: trovare le competenze necessarie. «Al momento abbiamo un centinaio di posizioni aperte — spiega il ceo —. Le competenze tecniche sono fondamenta­li».

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A guidare Gewiss è il ceo Paolo Cervini, qui sopra. Gewiss, fondata nel 1970, fa capo alla famiglia Bosatelli
Manager A guidare Gewiss è il ceo Paolo Cervini, qui sopra. Gewiss, fondata nel 1970, fa capo alla famiglia Bosatelli
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Al vertice

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