Irma si accontenta dell’argento mondiale «Va bene così avrò altre occasioni»
È argento per Irma Testa (foto), battuta nella finale mondiale di Istanbul da Lin Yu-Ting, la «famigerata taiwanese» come l’ha definita il c.t. azzurro Emanuele Renzini per lo stile non esattamente ortodosso. «È stato uno splendido mondiale», ha comunque dichiarato la 24enne poliziotta campana, prima pugile sul podio olimpico, bronzo a Tokyo 2020. «Non ho preso bene le misure — ha commentato — e mi sono fatta trovare impreparata nei primi due round. Nel terzo ci ho provato, ma ormai era tardi. Va bene lo stesso, ci saranno altre occasioni». Irma Testa si è confermata meravigliosa rappresentante della boxe italiana e mondiale, per potenza e classe, conquistando la finale dei pesi gallo (fino a 57 chili) dopo sei vittorie perentorie, con il capolavoro della semifinale vinta mercoledì sulla quotatissima indiana Manisha Moun. Contro l’irruente mancina di Taipei Lin Yu-Ting (già oro mondiale nel 2018), richiamata più volte dall’arbitro. Irma ha mostrato una maggiore correttezza stilistica e alcuni ganci andati a segno ma alla fine si è dovuta arrendere. Quella di Testa è la 13ª medaglia iridata della storia azzurra, la seconda in Turchia dopo il bronzo di Alessia Mesiano nella categoria fino ai 60 chilogrammi.