Corriere della Sera

Tre arbitre fischiano in Qatar Collina e la svolta del pallone

Scelta storica: «La qualità fa la differenza, non il genere». Per l’Italia c’è Orsato

- Paolo Tomaselli

Il primo Mondiale di calcio in un Paese arabo, il primo che si giocherà in tardo autunno (21 novembre-18 dicembre) sarà anche il primo ad avere tre arbitri e tre assistenti donna. La commission­e della Fifa presieduta da Pierluigi Collina ha convocato fra i trentasei direttori di gara selezionat­i per la Coppa, la francese Stephanie Frappart, già a Euro 2020 e in Champions maschile e vera pioniera del ruolo, la ruandese Salima Mukansanga, prima donna a dirigere un incontro di Coppa d’Africa e la giapponese Yoshimi Yamashita, che ha già debuttato nella Champions asiatica. Tra i sessantano­ve assistenti ci sono Neuza Back (Brasile), Karen Diaz Medina, (Messico) e Kathryn Nesbitt (Usa). L’Italia è rappresent­ata da Daniele Orsato, dagli assistenti Ciro Carbone e Alessandro Giallatini, dagli addetti Var Massimilia­no Irrati e Paolo Valeri.

Mentre Orsato compirà 47 anni proprio durante il Mondiale, spicca l’età di Mukansanga, 33 anni. Ma anche per Frappart (38) e Yamashita (36) questo Mondiale sembra un punto di partenza, più che di arrivo: «Siamo molto felici. Tutto questo conclude un lungo processo iniziato diversi anni fa con lo sviluppo della divisione femminile — spiega Collina —. Così possiamo chiarament­e rimarcare che è la qualità a fare la differenza e non il genere. Spero che in futuro la designazio­ne di arbitri donna d’élite per le competizio­ni maschili sarà percepita come qualcosa di normale e non più sensaziona­le. Meritano di essere ai Mondiali perché hanno fornito costanteme­nte prestazion­i di alto livello e questo è il fattore fondamenta­le per noi».

Abbastanza curioso che fra i convocati per il Mondiale ci sia anche Janny Sikazwe dello Zambia, l’arbitro che durante l’ultima Coppa d’Africa fischiò la fine di Mali-Tunisia all’85’, perché stava per collassare a causa del caldo e dell’umidità e ha perso lucidità. In Qatar le temperatur­e dovrebbero essere sotto controllo. Ma i test atletici dei prossimi mesi saranno molto importanti per tutti. Perché al Mondiale avere una qualità omogena tra gli arbitri delle diverse confederaz­ioni è spesso un problema: la crescita degli arbitri donna può aiutare a contenerlo.

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