Ministeri e aeroporti Nuovi attacchi degli hacker
Il grido di battaglia è «fuoco contro tutti». Anche se l’azione degli hacker filorussi di Killnet e Legion sembra essere per ora più dimostrativa, in attesa — è quello che teme anche il sottosegretario con delega alla Sicurezza nazionale, Franco Gabrielli — di un blitz più pesante. Dalla tarda serata di giovedì a ieri pomeriggio, sono stati attaccati una cinquantina di obiettivi istituzionali e di altro genere in Italia, ma i siti che hanno veramente subìto ripercussioni, con blocchi e rallentamenti, sono stati solo quelli dei ministeri degli Esteri, Beni culturali, Istruzione, insieme con l’homepage del Csm. Tutti attacchi con sistema ddos e saturazione delle reti Internet. Solo disagi, nessun danno. Nel pomeriggio di ieri poi nuovo assalto agli aeroporti di Linate e Malpensa, Bergamo, Genova e Rimini, nonché al ministero della Difesa. Stesse modalità, ma nella rivendicazione, gli hacker hanno spiegato che si è trattato di una ritorsione per aver incolpato Killnet invece di Legion. In mattinata avevano sottolineato che gli attacchi servono a «liquidare la struttura informativa italiana».