«Torno a fare il contadino in Himalaya»
Brunello Cucinelli racconta il progetto di riforestazione e aiuto alle comunità locali in collaborazione con Carlo d’Inghilterra e la sua Sustainable Market Initiative
«Abbiamo varato questo progetto in remoto, con una videoconferenza. Quando arriva il mio turno, esattamente nel momento in cui attivo il microfono del mio computer, cominciano a suonare le campane della chiesa di Solomeo. Era l’ora dell’Ave Maria. Ecco, lì ho avuto la conferma che il principe Carlo — ci eravamo conosciuti al G20 di Roma, un bellissimo incontro a Villa Wolkonsky, residenza dell’ambasciatore del Regno Unito in Italia — è una persona di straordinaria sensibilità. Sorrideva felice: abbiamo ascoltato l’Ave Maria e solo a quel punto lui, che conosce benissimo il nostro Paese, mi ha detto: caro Brunello, grazie. Solo da voi poteva capitare una cosa così bella, l’Italia è proprio unica al mondo! Lo sa quante persone molto meno importanti di lui si sarebbero seccate o non avrebbero capito? E quanta sensibilità ci vuole per comprendere che le campane delle chiese scandiscono ritmi e tempi dei nostri piccoli centri? Il principe lo sa: la vera nobiltà è nobiltà d’animo».
Il progetto al quale Brunello ha lavorato con il principe Carlo fa parte della Sustainable Market Initiative creata dal futuro re d’Inghilterra. Fin da ragazzo — dal 1969 — si impegna per l’ambiente: «Oggi parlare di economia circolare, di rispetto per la natura, di attenzione per la nostra Madre Terra, la madre che nutre tutti noi, è di moda. Lui lo faceva cinquant’anni fa, quando le voci come la sua erano rare: e aveva ragione il principe. Se solo l’avessero ascoltato prima… Per questo, oggi parla di ambiente con un’autorevolezza che altri non hanno». Parte integrante della Sustainable Market Initiative è la task force composta da ceo della moda, forgiata e presieduta da Federico Marchetti, il fondatore di Yoox e creatore del — finora — unico «unicorno» italiano (startup del settore tech che raggiunge il miliardo di dollari di fatturato).
Cucinelli, nel quadro della task force, ha deciso di finanziare il progetto Himalayan Regenerative Fashion Living Lab, che sul campo tecnicamente sarà seguito dalla Reforest Action e dalla Circular Bioeconomy Alliance guidata da Marc Palahi, direttore del European Forest Institute. Ha spiegato Palahi: «Con questa iniziativa diamo vita a un movimento di trasformazione per dimostrare il modo in cui si possono creare paesaggi di moda rigenerativa: la moda ispirata alla natura».
Attraverso un periodo di due anni Himalayan Regenerative Fashion Living Lab lavorerà per ripristinare l’armonia tra le piccole comunità locali di alcune aree dell’Himalaya e la natura e l’ambiente circostante: «Ma attenzione — sottolinea Cucinelli —. Le catene di valore della moda sono davvero sostenibili solo se sono umanamente sostenibili, non soltanto sotto il profilo ambientale».
Per questo, il progetto ripristinerà paesaggi al momento degradati e recupererà le tradizionali abilità artigianali e tessili: «Le popolazioni di quei luoghi sono ricche di una tradizione lunghissima di economie locali del cashmere, del cotone e della seta. Realtà che sono state messe in grave pericolo dal cambiamento climatico. Li aiuteremo a piantare alberi, a rimarginare le ferite della natura: un lavoro bellissimo, da contadini. Un lavoro nobile. Non vedo l’ora di visitare quei luoghi. L’Himalaya non è poi così distante da Solomeo, casa mia: anche lì abbiamo lavorato per riportare bellezza, armonia dell’umano con la natura». Solomeo, in provincia di Perugia, è un borgo medioevale la cui fondazione risale proprio a una bonifica che nel XII secolo sottrasse la valle all’abbandono, segnandone la rinascita agricola.
Appuntamento in autunno, con il principe. Non più a Buckingham Palace, dove è stato presentato il progetto. Ma proprio sull’Himalaya. «Dove il cielo — dice Cucinelli — è così vicino alla terra devono per forza vivere persone speciali».
Quella fetta di mondo non è poi così distante da casa mia, Solomeo: anche qui abbiamo lavorato per riportare l’armonia uomo-natura