L’uomo nuovo di Kim & Eli (pensando a Ferré)
Metti una sera di primavera su Windward Avenue a Venice Beach. E poi il savoir fair della couture francese «maneggiata» dell’ecclettico Kim Jones con la rilassata e facile quotidianità californiana di quel Eli Russel Linnetz, lo stilista regista che non era nessuno sino a un anno fa ed ora è qualcuno dopo aver lavorato con un certo Kanye West e una certa Lady Gaga. Cioè Dior e Erl. E cosa succede? Che arte, vita e moda si intrecciano in un dialogo creativo inedito e senza precedenti, dove forme e colori, tessuti e accessori, entrano ed escono da questo e quel mondo, portando con sé un po’ dell’uno e dell’altro. Come sembra essere la sfida assoluta di Jones che crede in questa liaison dangereuse più che nel faccio-tutto-io che sono lo stilista. Così interpretato, il Dior dell’altra sera che ha sfilato nella strada fra le più iconiche di L.A. si alleggerisce di una certa classicità, per forme e colori, e si reinventa: a cominciare dal cannage che si fa si trapunta — raso e pelle — su scarpe da ginnastica da skate o pantaloni in cristallo. Complici le stravaganze di Elr che «spuntano» sotto forma di perle o catenelle o svolazzi. Al crocevia di epoche storiche e contemporanee, i pezzi rivisitano alcuni degli archivi della casa — in particolare quelli di Gianfranco Ferré — dalla giacca da bar agli accessori. in quella che vuole essere «un’entusiasmante rinascita degli stili classici Dior». Certo è che Kim & Eli si sono divertiti e parecchio.