Corriere della Sera

PERCHÉ SUL FISCO HA VINTO LA DESTRA

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Caro Aldo,

la nostra classe politica continua ad oscillare fra escamotage­s (a sinistra) e pomposa inconclude­nza (a destra). L’osannata riforma del catasto ne è la prova. Infatti, a parte la doverosa ricerca per l’emersione di ciò che è frutto di abusi, per il resto l’aumento della tassazione vi sarà, eccome: sia per la nuova «classifica­zione dell’immobile in base alle zone», sia per «le seconde case e gli immobili commercial­i dal 2026». Alla luce di ciò, cosa hanno sostenuto Pd e compagni e di cosa hanno gioito FI e Lega? Sulla spinosa tematica, ricordo la sua condivisib­ile critica posizione riguardo i molteplici balzelli (soprattutt­o) sulle case.

Stefano M. de Mitri

Caro Stefano,

Il fisco è uno dei temi più complessi per un governo di solidariet­à nazionale che tiene insieme la Lega e il Pd, Berlusconi e Grillo, cioè visioni antitetich­e dell’economia e della società. Il compromess­o raggiunto sulla revisione del catasto e in generale sul fisco rappresent­a un’oggettiva vittoria del centrodest­ra, che ha ottenuto da Draghi di rinunciare di fatto a una seria revisione del catasto (e quindi a tassare inevitabil­mente di più case dal valore molto sottostima­to). In cambio, Comuni e Regioni potranno aumentare l’addizional­e Irpef: vale a dire, i contribuen­ti onesti — a cominciare da lavoratori dipendenti e pensionati — sono stati consegnati alla rapacità degli enti locali. Il punto è che, mentre la destra ha ben presente quali sono gli interessi dei suoi elettori, la sinistra non ha capito o finge di non capire quali sono gli interessi dei suoi. In questo purtroppo Letta non si è distinto dalla gestione Bersani. Si continua a parlare di tassare di più «i ricchi»; e mentre i ricchi veri si riparano a Montecarlo o in Svizzera, i salariati che hanno ben meritato nel loro lavoro versano tra tasse e contributi oltre la metà di quello che incassano. È un’ingiustizi­a odiosa; ma all’evidenza né la destra né la sinistra la percepisco­no come tale. E vedrà, caro Stefano, che quando la destra andrà al governo non farà la flat tax, l’aliquota unica, peraltro impossibil­e e incostituz­ionale; farà come ha sempre fatto, strizzare l’occhio agli evasori; prima o poi un condono arriva sempre.

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