Anpal-Bankitalia: 260 mila nuovi posti Confartigianato: serve lavoro qualificato
In 4 mesi sono stati creati 260 mila nuovi posti di lavoro. E rispetto al minimo toccato nel 2020 sono un milione in più. Al netto delle cessazioni e nonostante la crisi energetica e la guerra in Ucraina, l’occupazione in Italia sale, anche se a livelli inferiori rispetto alla seconda metà del 2021. Lo rivelano Anpal (nella foto il commissario straordinario Raffaele Tangorra) e Banca d’Italia nella loro Nota sul mercato del Lavoro in cui sottolineano come dei 260 mila nuovi posti, 111.488 sono a tempo indeterminato e 160.196 sono a termine: «La dinamica del mercato è stata sostenuta soprattutto dai contratti a tempo indeterminato: vi hanno contribuito - viene spiegato - oltre alle assunzioni anche le trasformazioni: la propensione delle imprese a trasformare i rapporti di lavoro temporanei è tornata sui livelli pre-pandemia». A salire sono soprattutto i posti nel turismo; l’industria continua a calare mentre le costruzioni, dopo la ripartenza della seconda parte del 2021, hanno subito uno stop. Ma Confartigianato nel rapporto presentato ieri evidenzia come le imprese non trovino il 52% della manodopera qualificata, nel 2020 1,1 milione di giovani under 35 non studia né lavora e 40 mila giovani tra i 25 e i 34 anni siano espatriati per trovare lavoro. Ma l’Italia ha anche il record europeo dei giovani imprenditori sotto i 35 anni: 694 mila di cui 123.321 a capo di un’impresa artigiana. (c.vol.)