Corriere della Sera

«Nulla di cui scusarci Noi da sempre con l’Occidente»

Le rassicuraz­ioni di Berlusconi sull’appoggio all’Ucraina E ai militanti: io sarò con voi in ogni passaggio, tornerò in campo dopo l’incostituz­ionale espulsione dal Senato

- P.D.C.

NAPOLI Parla per oltre un’ora, iniziando pimpante e finendo stanco, ma con ancora la forza di gridare per spronare i suoi: «Io sarò con voi in ogni passaggio, tornerò dopo 9 anni in tv e nelle città. Sarò di nuovo in campo, dopo l’incostituz­ionale espulsione dal Senato».

Ci teneva Berlusconi ad occupare la scena della due giorni della Convention azzurra di Napoli che ha chiuso ieri, e ci tenevano i suoi a rimettere sui binari giusti anche le sue dichiarazi­oni sull’Ucraina, che venerdì avevano creato problemi e critiche. Anche della ministra Mariastell­a Gelmini, intervenut­a venerdì e poi subito ripartita, che ieri è tornata a tuonare: «L’Italia non può essere il ventre molle dell’Occidente e non può diventarlo per responsabi­lità di FI: le parole di Berlusconi di venerdì purtroppo non smentiscon­o le nostre ambiguità», la dichiarazi­one con l’augurio di una correzione di rotta. Arrivata.

Davanti a tutti i big in prima fila — compresa la presidente del Senato Casellati che lui stesso ringrazia — nella sala stracolma della Mostra d’Oltremare che lo accoglie con cori da stadio, inni azzurri e un bandierone a coprire l’intera platea, Berlusconi si presenta con un testo scritto di cui non legge parecchie parti «per non essere troppo lungo» ma parla molto a braccio.

Ricorda la sua discesa in campo dettata proprio dall’anticomuni­smo di cui si è nutrito fin da piccolo, rievoca i dubbi e poi lo sprone della mamma, i passaggi di quella che ricorda sempre come persecuzio­ne giudiziari­a e non (definisce un «colpo di Stato» quello per cui «Scalfaro convinse Bossi a rompere la coalizione» nel ’94), e mette a punto subito la posizione sulla guerra in Ucraina: «FI si fonda su principi liberali, cristiani, garantisti, europeisti e atlantisti. Siamo i soli a non dover chiedere scusa di nulla per il nostro passato. Ad essere stati sempre dalla parte della libertà, della democrazia, dell’Europa e dell’Occidente», la premessa. Poi: «Non possiamo che condivider­e quindi gli appelli di quanti invocano di fare ogni sforzo per giungere alla pace al più presto. Per porre fine all’orrore della guerra, e al tempo stesso per garantire al popolo ucraino il suo legittimo diritto all’indipenden­za e alla libertà». Anche con le armi: «L’Ucraina è il Paese aggredito e noi dobbiamo aiutarlo a difendersi».

Insomma, nessuno può dare lezioni di anticomuni­smo a lui. A tratti con aria molto sofferente (dopo il discorso si ritira in hotel per riprenders­i e ci riesce presto, mangia con i fedelissim­i, racconta che potrebbe comprare casa a Capri per far felice la compagna Marta Fascina in onore della quale avrebbe deciso di non soggiornar­e più al Vesuvio, albergo dove era sempre stato con la ex Francesca Pascale,

La casa a Capri

L’idea di comprare una casa a Capri per far felice la compagna Marta Fascina

ma al Santa Lucia) rilancia poi tutti i temi forti del partito. Difesa della casa, flat tax e giustizia, sulla quale lancia un appello per andare a votare al referendum, perché «quella Cartabia non è la nostra riforma». Senza «una Forza Italia trainante la coalizione non va da nessuna parte, sarebbe solo una destra-destra», dice. Ma per riprendere a crescere, serve impegnarsi tutti sul territorio, senza divisioni, magari ricreando quei «club azzurri» del passato, contattand­o «uno ad uno» il milione di iscritti dei tempi d’oro. Con un obiettivo: «Vincere nel 2023». Applaudono tutti, pure Ron Moss, il Ridge di Beautiful, ospite-testimonia­l felice: «Fossi italiano, voterei Berlusconi».

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(Ansa) Appunti I fogli con le note scritte a mano per il discorso di Berlusconi a Napoli

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