Corriere della Sera

Dal tifoso Berardi all’affare Sabiri Tra bestie nere e incroci di mercato

L’azzurro può finire al Milan, il tedesco ha cambiato la Samp

- Paolo Tomaselli

Il democratic­o Sassuolo ha già rivoluzion­ato la gloriosa storia delle provincial­i e forse non solo di quelle: quest’anno ha vinto in trasferta contro Milan, Inter e Juventus. Riscrivere la storia del campionato all’ultima giornata però è un’altra cosa, anche se Domenico Berardi popola da giorni i sogni rossoneri, quelli brutti ma non solo, nella costante ricerca da parte dei tifosi di auspici positivi per compensare le vibrazioni negative, che non mancano mai: il calabrese è un noto tifoso interista, ha segnato dieci gol al Milan, la squadra a cui ha fatto più male in carriera, con un celebre poker nel 2013, costato l’esonero ad Allegri e poi anche una tripletta, tanto per gradire, l’anno successivo. Nelle ultime tre partite, due delle quali vinte dal Sassuolo a San Siro (a novembre terminò 3-1 per i neroverdi), Mimmo è in calo, si fa per dire: un assist e due gol. Ma soprattutt­o, da avversario nel suo derby personale che dura da anni, il Diavolo si è trasformat­o per lui in una destinazio­ne possibile, se non probabile, per non perdere a quasi 28 anni (li farà l’1 agosto) il treno verso una grande squadra. Dopo i tanti dispiaceri dati al suo patron Squinzi — milanista della vecchia guardia che motivava i venditori della sua multinazio­nale invitandol­i a essere «come Gattuso» — Berardi giocherà da bestia nera(zzurra) o si imbucherà nella foto della festa ricordo della sua prossima squadra?

È una delle domande del

giorno, anche se il Sassuolo naturalmen­te non è solo Berardi: Gianluca Scamacca è un obiettivo di tutte e due le milanesi, a cui ha fatto un gol a testa quest’anno, ed è all’ultimo atto della stagione della consacrazi­one (16 gol fin qui). Quella del Mapei sarà anche l’ultima partita della carriera del capitano del Sassuolo, Francesco Magnanelli, arrivato in C2 17 anni fa e in campo per 520 volte con la squadra emiliana, un’istituzion­e: «Giocheremo per vincere — ha detto ieri il Magna — . Se dovessimo perdere non significa che ci siamo scansati, se dovessimo vincere significa che siamo stati il Sassuolo». Un pericolo vero.

La Samp incute meno timore agli interisti. Forse è normale, vista la classifica, ma la squadra di Giampaolo resta fin troppo sullo sfondo di questa domenica da brividi. Al di là di un ex più o meno avvelenato come Antonio Candreva (6 gol all’Inter, la sua vittima preferita), uno degli osservati speciali sarà Abdelhamid Sabiri, tra i più in forma in questo finale: il tedesco di origine marocchina, 25 anni e mezzo e una carriera fin qui sottotracc­ia, ha deciso il derby da tutto o niente contro il Genoa e la scorsa settimana è stato tra i grandi protagonis­ti del 4-1 show contro la Fiorentina, non solo per il gol segnato. Riscattato in queste ore dalla Samp (meno di due milioni all’Ascoli, un affare), Sabiri parte dalla sinistra ma è un 10, per i movimenti e per il tocco: maneggiare con cura.

 ?? (Ansa, LaPresse) ?? Attesi Domenico Berardi, 27 anni, bestia nera del Milan; a destra, Abdelhamid Sabiri, 25 anni, della Samp
(Ansa, LaPresse) Attesi Domenico Berardi, 27 anni, bestia nera del Milan; a destra, Abdelhamid Sabiri, 25 anni, della Samp
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