L’Italia si gioca due finali Champions in un giorno solo
Tutto in una notte. La pallavolo italiana si dà appuntamento oggi a Lubiana per entrambe le finali di Champions League. E, guarda un po’, sono le stesse squadre di un anno fa. Si parte con le donne nell’eterna sfida tra l’Imoco Conegliano e il VakifBank Istanbul (ore 18 Raisport e Eurosport) mentre a seguire sarà la volta dell’Itas Trentino contro i polacchi del Kedzierzyn-Kozle, noti come Zaksa (ore 21.00 Raidue e Eurosport). Ma se le venete devono difendere il titolo, nella partita che vale la gloria eterna di una squadra che dal prossimo anno non sarà più quella a cui siamo abituati, i trentini devono vendicare invece la sconfitta di dodici mesi fa. E questa volta la rivincita non è così impossibile. Perché Alessandro Michieletto è sbocciato e ha trascinato l’Italia alla vittoria dell’Europeo, perché Matey Kakiyski è la bandiera di Trento e ne ha già vinte tre di Champions e perché Riccardo Sbertoli è il palleggiatore dei miracoli. «Io l’anno scorso c’ero
— commenta Michieletto — e non ho intenzione di riprovare quelle sensazioni. Avrei firmato per avere una stagione come questa, ma oggi non mi accontento». Partita di addio per molte delle ragazze Imoco, ma soprattutto per Paola Egonu, che come era successo nel 2019, disputerà la finale di Champions contro la squadra con cui andrà a giocare. Conflitto di interessi? Neanche un po’, visto che tre anni fa Conegliano venne sconfitta proprio da Novara che schierava Egonu.
Dall’altra parte della rete ci sarà la formazione che negli ultimi anni è diventata un’abitudine, quasi un’ossessione per l’Imoco. Quel VakifBank allenato da Giovanni Guidetti, 49enne modenese, che dal 2008 siede sulla stessa panchina (con cui ha vinto 7 scudetti, l’ultimo pochi giorni fa) e che da 5 anni è anche l’allenatore della Nazionale turca. «L’arrivo di Egonu è stimolante, Paola ha caratteristiche che possiede solo lei. Non la conosco bene e non mi interessano le voci o i preconcetti sul suo conto.
Farò di tutto per farla integrare». Recentemente finito nel mirino per aver giocato a ping pong con il presidente Erdogan, Guidetti commenta: «Il ministro dello sport turco mi stima e mi ha invitato a una cena dove c’era anche Erdogan. Il presidente sa tutto di volley. Io invece non mi interesso di politica». Molto più di pallavolo. Ma Paola Egonu farà di tutto per rendergli la serata indigesta.