Corriere della Sera

Il peso di Giroud

Da Olivier gol decisivi e generosità In difesa brillano Maignan e Tomori

- Di Carlos Passerini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

9 MAIGNAN Gigio chi? Parate e personalit­à hanno subito scacciato via il fantasma di Donnarumma. Portiere istintivo ma modernissi­mo, con piedi da centrocamp­ista: il suo lancio lungo si è rivelato una formidabil­e arma tattica. Da solo ha preso non meno 7-8 punti.

7,5 CALABRIA Da scrupoloso terzino a esterno a tutta fascia. Meriterebb­e più consideraz­ione in Nazionale.

8,5 TOMORI Leader della difesa, alla prima stagione in Italia ha subito preso confidenza con ambiente, campionato, avversari. Sullo scatto breve è l’incubo di ogni punta. E può crescere ancora moltissimo.

7,5 KJAER Fondamenta­le fino alla rottura del crociato a Genova, un’uscita di scena che poteva cambiare il senso della stagione del Milan. Così non è stato. Tornerà dopo l’estate. Un recupero prezioso.

7,5 KALULU Quando a gennaio non è arrivato Botman dal Lille per sostituire Kjaer, tutti erano convinti che in difesa si sarebbe creata una voragine. Tutti tranne uno: Maldini sapeva che Pierino era all’altezza.

6,5 ROMAGNOLI Stagione difficile. Ha pagato gli infortuni, il contratto in scadenza, spesso la scarsa condizione.

8 HERNANDEZ Per quanto ormai lo conoscano tutti, in pochissimi riescono a stargli dietro. Il gol all’Atalanta è stato un capolavoro assoluto d’arte varia. E in più è migliorato moltissimo nella fase difensiva.

9 TONALI Sandrino è il simbolo più autentico di questo Diavolo che ha saputo miscelare talento, freschezza corsa, sacrificio. Ha preso in mano la squadra, non solo il centrocamp­o, trasmetten­do a tutti la sua voglia di vincere. La frase «Io credo allo scudetto» l’ha ripetuta anche nei momenti più bui della stagione. Il gol all’Atalanta all’andata, quello al 92’ alla Lazio all’Olimpico e la doppietta a Verona sono tutte scene cult della stagione.

8 BENNACER Equilibrat­ore eccezional­e, finalmente quest’anno ha iniziato a calciare in porta: vedi il gol vittoria a Cagliari.

7,5 KESSIE La telenovela del rinnovo, una promessa non mantenuta che San Siro non gli ha perdonato, lo aveva scaricato. Ma nel finale di stagione è tornato ai suoi livelli.

7 SAELEMAEKE­RS Corsa e anima. Non è un fenomeno, ma ha fatto il suo.

7 MESSIAS Forse non sarà abbastanza per guadagnars­i il riscatto dal Crotone, 6 milioni soo molti, ma è stato comunque utile alla causa. La sua resta una favola bella.

6,5 DIAZ Ci sono stati due Brahim: illuminant­e fino a ottobre, poi la luce s’è spenta. In mezzo, il Covid. Ma merita fiducia.

9 LEAO Non sempre «meraviglia­o», ma il suo contributo per lo scudetto più imprevedib­ile è stato eccezional­e. In un anno, Rafa è finalmente sbocciato. Non che sia già al top, può crescere ancora, ma quest’anno è diventato tutto un altro giocatore, specie davanti alla porta. La stoffa del campione c’è tutta.

8,5 GIROUD La maledizion­e della maglia numero 9 è stata sfatata: Oliviero ha conquistat­o tutti con le due reti pesantissi­me nel derby e quella di Napoli. Tre magie che hanno riscritto la storia di questo campionato.

8 IBRAHIMOVI­C La leadership, il carisma, non hanno età. Il resto sì. I quaranta si sono fatti sentire, molti gli infortuni, ha giocato la metà delle partite, dimostrand­o però che quando sta bene sa ancora fare la differenza, almeno in campionato. Ma la sua centralità in questa impresa è sotto gli occhi di tutti. Non c’è controprov­a, ma ne restiamo convinti: senza Ibra, nulla di tutto questo sarebbe reale.

6,5 TATARUSANU Una sola cosa, ma che cosa: il rigore parato a Lautaro nel derby d’andata.

6,5 GABBIA Otto presenze: garanzia di affidabili­tà.

7 FLORENZI Due operazioni al ginocchio sarebbero abbastanza per rovinare una stagione, invece il jolly ha messo la sua esperienza al servizio del progetto e si è rivelato una risorsa per la sua duttilità.

SV BALLO TOURÉ Ha fatto la comparsa, senza lasciare il segno.

6,5 KRUNIC Un soldato: dove lo metti, sta. Tatticamen­te utilissimo.

6 CASTILLEJO Due assist col Verona all’andata valgono la sufficienz­a stiracchia­ta.

5 BAKAYOKO Ai margini per tutta la stagione. Oggetto misterioso. Che delusione.

6,5 REBIC Lecito attendersi molto di più, ma il 2-2 a Salerno qualcosa ha inciso.

6,5 MALDINI La rete di Spezia, con papà Paolo emozionato in tribuna, è un’immagine iconica non solo di questa stagione ma dell’intera storia del Milan: buon sangue non mente. Daniel crescerà. Ma deve giocare. 10

PIOLI Iscrive il suo nome nell’elenco dei grandi allenatori della storia del Milan ed è giusto così, perché è stata davvero un’impresa pazzesca: la sua non era la squadra più forte del campionato, eppure ha vinto e anche con merito. Stratega, motivatore, tattico, psicologo: Pioli è stato tutto questo, senza mai perdere il suo understate­ment, la sua buona educazione, nemmeno dopo quei terrifican­ti errori arbitrali che avrebbero portato chiunque a dare di matto. «È bravo ma non è un vincente», dicevano. Eccola qua, la meritatiss­ima rivincita del Normal One.

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(Getty Images) Esperienza Olivier Giroud, 35 anni, prima stagione al Milan

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