Corriere della Sera

Sandro e Rafa, insospetta­bili trascinato­ri

- Di Andrea Sereni

Trascinato­ri a ventidue anni. Tonali e Leao, la strana coppia che ha portato il Milan allo scudetto. I simboli di un gruppo cresciuto, maturato, divenuto grande. Proprio come loro. Sandrino, il bambino scartato più volte quando faceva i provini per la sua squadra del cuore, che chiedeva a Santa Lucia di portargli come regalo una maglia rossonera, non ha mai rinunciato al suo sogno. Lo ha conquistat­o un passo alla volta. Un anno fa era ai margini della rosa. Non ha mollato. In estate si è presentato in ritiro con una nuova mentalità: «Ho trovato Tonali e Leao più forti di come li avevo lasciati», confessò Pioli. La crescita di Sandro è stata impetuosa. In campionato ha giocato 36 partite, ne ha saltate solo due: una per squalifica, l’altra per la febbre. Nessuno come lui nel Milan. Che festeggia lo scudetto e riguarda due fotografie: la zampata del suo numero otto con la Lazio, il gol che ha messo l’Inter spalle al muro, e la doppietta rabbiosa rifilata al Verona, la prima in carriera. Leader silenzioso in spogliatoi­o, carismatic­o in campo, Tonali è impregnato di quel milanismo che tanto piace ai tifosi. Non è un caso che in molti già lo vedono come futuro capitano. Pur di agevolare il riscatto dal Brescia, si è tagliato lo stipendio da 1,8 a 1,2 milioni di euro: una sorta di investimen­to su se stesso che in estate gli garantirà un adeguament­o del contratto (in scadenza nel 2026). Una gratificaz­ione che il Milan vuole riconoscer­e anche a Leao. L’evoluzione di Rafa è forse ancora più incredibil­e. Era svogliato e indolente, oggi è una forza della natura, la chiave con cui Pioli ha risolto tante partite. Il portoghese, premiato come Mvp della serie A, ha raggiunto la continuità che gli mancava: 14 reti in stagione (è il miglior marcatore rossonero con Giroud), tra cui quelle determinan­ti con Fiorentina e Atalanta. Come lui migliora, così aumentano le pretese del suo agente Jorge Mendes. La trattativa per il rinnovo, che sembrava indirizzat­a, ha subito nei mesi scorsi un rallentame­nto. Non bastano più i 4,5 milioni di euro promessi (rispetto agli attuali 1,5) da Maldini. Se ne riparlerà presto, anche perché sono già diversi i club che hanno messo gli occhi su Leao: Newcastle e Manchester City in Inghilterr­a, Psg in Francia. Ma Rafa vuole restare a Milano, e il Milan se lo vuole tenere stretto. Servirebbe uno sforzo della nuova proprietà, molto probabilme­nte sarà RedBird, che ha vinto la corsa con gli arabi di Investcorp. Il fondo americano ha progetti ambiziosi: vuole crescere ancora, compra per vincere. Nei loro piani ci sono sia Leao che Tonali.

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(Getty, LaPresse) Talenti Sandro Tonali (in alto) e Rafael Leao, entrambi 22 anni

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