Corriere della Sera

La corsa in tre mosse

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Il gigante Mortirolo dopo il riposo

1 È la salita chiave della Salò-Aprica, la 16ª tappa: mitica e durissima anche se affrontata dal versante meno tosto, quello di Edolo, specie dopo il riposo (delicatiss­imo da gestire) e perché arriva dopo l’infinito Goletto di Cadino e prima di Teglio e Aprica. Una maratona che terremoter­à il Giro

Tra Friuli e Slovenia due salite terribili

2 Tappa numero 19, venerdì, dalla laguna friulana al Santuario di Castelmont­e. Due salite misconosci­ute e durissime, terreno minato sulle strade del Giro, prima del mitico tappone dolomitico: il Kolovrat a metà percorso (12 km al 9%) e Castelmont­e, che nel finale ha rampe al 14%

Sulle Dolomiti la resa dei conti

3 Da Belluno alla Marmolada, il tappone dolomitico del Giro d’Italia numero 105: in

168 chilometri ci sono il San Pellegrino, il Pordoi (cima Coppi della corsa rosa a 2.239 metri) e l’ascesa da incubo a Malga Ciapela, il «drittone» da Caprile più odiato dai ciclisti

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