In giro per Milano sulla «scatoletta»: comoda, ma che caldo
La Citroën percorre fino a 75 km con un pieno di elettricità, il tetto in vetro scherma poco però i raggi del sole
Metti una giornata afosa, il traffico opprimente del centro di Milano e, come un coniglio che esce dal cappello del prestigiatore, la soluzione di mobilità sostenibile pensata da Citroën: la Ami.
La piccola, anzi, piccolissima della Casa del «double chevron» è un concentrato di originalità, anticonformismo, design e scelte controcorrente. Ovvero tutto quello che ci si aspetta dal brand francese.
L’occasione per passare una mattinata alla guida dell’Ami è stata l’apertura della prima «Maison Citroën» d’Italia, a Milano, presso il Coin di Piazza Cinque Giornate. Un flagship store urbano dove si potranno scoprire e provare i modelli elettrici della gamma e, perché no, acquistarli direttamente.
Il primo impatto non lascia indifferenti: un cubo con le ruote dall’aria sbarazzina, dalle dimensioni estremamente contenute che possono far temere riguardo all’abitabilità interna. Invece nei 2,41 metri di lunghezza per 1,36 di larghezza lo spazio è veramente abbondante. Il passeggero può comodamente stendere le gambe per intero e anche una persona di grossa taglia trova facilmente la posizione ottimale. Per intenderci, non è necessario divellere i sedili per entrarci, come Hightower nel cult degli Anni 80 «Scuola di Polizia».
Uno scatto della chiave e un clic al pulsante D e la Ami scatta subito in avanti con una risposta pronta, ma ricordiamoci che è un quadriciclo, quindi limitato a 45 Km/h, cosa che ha il suo peso alla voce prestazioni. Con due persone a bordo l’accelerazione ne risente un po’, ma questo non impedisce all’Ami di sgattaiolare nel traffico con grande agilità. Lo sterzo è preciso, le sospensioni stranamente (vista la tradizione Citroën) sono un pò rigide, soprattutto se si affronta il temibile pavé unito alle rotaie del tram del centro di Milano.
Alcuni particolari, come la levetta dell’indicatore di direzione che non ritorna automaticamente al centro, possono essere migliorabili, ma bastano pochi minuti per trovarsi a proprio agio e capire che i vantaggi sono ben superiori agli svantaggi. Ecco, a dire il vero, è meglio non trovarsi in coda sotto il sole, come è successo a noi, perché, complice il grande tetto in vetro e i finestrini solo parzialmente sollevabili (citazione della mitica 2CV) si rischia veramente di arrostire. Ma a un’Ami le si perdona tutto.