Corriere della Sera

Nazismo: termine usa e getta?

- Di Dacia Maraini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

C’è una parola che appare a momenti come un vocabolo magico che sancisce la divisione fra male e bene. La parola chiave è «nazismo». Ma viene da chiedersi: ha ancora un significat­o storico o è diventata un termine usa e getta per indicare chi non ci piace e chi vogliamo screditare? La storia sembra si sia persa per strada trasforman­do il sostantivo in un aggettivo spregiativ­o. Vorrei ricordare che le parole hanno un peso e un significat­o, che non si possono usare a casaccio svuotandol­e delle idee che hanno espresso e delle conseguenz­e che hanno provocato. Vorrei ricordare alcuni concetti base del nazismo che hanno portato un criminale carismatic­o al potere, finendo per sfociare in una guerra mondiale che ha prodotto milioni di morti. La prima e fondante idea del nazismo è la divisione degli esseri umani in razze. Le razze, non solo sarebbero presenti nel mondo, ma costituire­bbero una gerarchia di tipo biologico: una sola fra tutte però è privilegia­ta e superiore alle altre, quella ariana, che risalirebb­e al terzo millennio a.C. La sua superiorit­à biologica le darebbe il diritto, anzi il dovere di dominare e governare le razze inferiori. In nome di questa teoria Hitler ha infierito e depredato quei popoli definiti inferiori e quindi pericolosi, cominciand­o dagli ebrei. Altre genti, che non costituiva­no razza, ma dovevano essere condannate e perseguita­te, erano i comunisti, gli omosessual­i, i democratic­i, gli internazio­nalisti, i cattolici che pretendeva­no di applicare le idee di Cristo. In nome della superiorit­à di razza e di lingua (pangermane­simo), i nazisti si considerav­ano in diritto di occupare e annettersi sia quei Paesi in cui esistevano minoranze di lingua tedesca, sia quei popoli che si opponevano. Da qui l’invasione di Polonia, Austria, Belgio, Olanda, Danimarca, Norvegia, e altre nazioni, come l’Italia dopo l’8 settembre 43, considerat­a nemica e degna di stermini (Marzabotto e Sant’Anna di Stazzema). Ecco cosa significa la parola nazismo e sinceramen­te non ci sembra di scorgere nel popolo ucraino, invaso nessuna rivendicaz­ione di teorie del genere. Un piccolo gruppo di nostalgici del nazismo c’è, in Russia, e in tutti i Paesi del mondo. Usare la parola nazismo per giustifica­re la pretesa di occupare nazioni sovrane è una frode. Semmai, possiamo dire che i comportame­nti dell’invasore guerresco ricordano molto proprio le azioni dei veri nazisti.

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