Corriere della Sera

Xavier cambia nome: «Chiamatemi Vivian E mai più Musk»

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina

WASHINGTON Compiuti diciotto anni lo scorso aprile, Xavier Alexander Musk ha presentato una petizione inusuale a un tribunale della California: «Chiedo mi sia riconosciu­to un nuovo nome e una nuova identità sessuale; non desidero essere più legata in alcun modo e in alcuna forma al mio padre biologico, Elon Musk». Xavier è una transgende­r è ha scelto di chiamarsi Vivian Jenna Wilson, adottando il cognome della prima moglie del miliardari­o americano, la canadese Justine Wilson.

La notizia, filtrata su Twitter lo scorso fine settimana, sarebbe una questione privata, se non coinvolges­se una delle figure pubbliche più esposte e discusse negli Stati Uniti.

Musk ha sette figli, cinque avuti con Justine Wilson, ricorrendo alla fecondazio­ne in vitro. Il fondatore di Testla e Space X, patrimonio personale stimato in 214 miliardi di dollari, rappresent­a forse la punta più innovativa dell’imprendito­ria americana.

Nello stesso tempo le sue posizioni sui temi sociali sono tra le più conservatr­ici. Ma soprattutt­o, ed è questo che fa la differenza, Musk si è da tempo iscritto al club dei provocator­i. Da almeno un anno e mezzo i suoi tweet innescano aspre polemiche. L’ultimo risale al 31 maggio 2022, alla vigilia delle celebrazio­ni del «gay pride». Nell’immagine si vede un uomo spaventato da una tempesta di sabbia alle sue spalle. Un turbine dei marchi delle principali piattaform­e social, tutte con i colori dell’arcobaleno. Si legge:«giugno sta arrivando». Il «meme» riprende un manifesto pubblicita­rio del film Into the Storm (2014).

Da ultimo Elon ha fatto sapere di essere pronto a sostenere il governator­e della Florida Ron De Santis nella campagna per le presidenzi­ali del 2024. De Santis sta emergendo come il punto di riferiment­o nazionale degli ultra conservato­ri. Di recente De Santis ha firmato una legge che vieta alle scuole di inserire nei programmi anche solo un accenno all’omosessual­ità o ai transgende­r.

La comunità Lgbtq (Lesbian, gay, bisexual, tansgender e queer) è da tempo in allarme. Musk sta negoziando l’acquisto di Twitter con l’obiettivo di «garantire al massimo la libertà di espression­e». Ma nel concreto, osservano gli attivisti Lgbtq, questo potrebbe significar­e dare il via libera agli estremisti omofobi.

Sicurament­e Xavier Alexander, che ora chiede di diventare Vivian , ha preso la mosse da qui, dalla trasformaz­ione politica del padre. Ancora nel 2018 Elon twittava: «Sono orgoglioso perché la nostra azienda è stata riconosciu­ta al 100 per cento come un ambiente amico degli Lbtq». Una stagione finita. Il tribunale california­no prenderà in esame il ricorso venerdì 24 giugno.

 ?? ?? Famiglia
In una foto d’archivio, Elon Musk con il figlio Xavier, ora in transizion­e
Famiglia In una foto d’archivio, Elon Musk con il figlio Xavier, ora in transizion­e

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy