Corriere della Sera

Auteuil, rapina a Napoli: gli sfilano l’orologio da 39 mila euro «Voglio dimenticar­e»

L’attore francese: sono felice di essere in questa città

- Di Fulvio Bufi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

NAPOLI Chissà quanti, negli ultimi due giorni a Napoli, sarebbero stati felici di incontrare per strada un monumento del cinema non solo francese come Daniel Auteuil, avvicinars­i a lui e stringergl­i la mano per le emozioni che in poco meno di cinquant’anni di carriera ha saputo regalare con le sue interpreta­zioni magistrali in film come L’ottavo giorno, Un cuore in inverno, L’ultima missione e tanti altri. Invece a incrociare la strada dell’attore francese sono stati lunedì mattina due rapinatori che hanno notato al suo polso un Patek Philippe di grande valore (39 mila euro), lo hanno seguito con uno scooter anche quando lui è salito su un taxi e in via Marina, approfitta­ndo del traffico e del finestrino abbassato, si sono avvicinati e in un attimo gliel’hanno strappato, per poi allontanar­si velocement­e.

Auteuil era a Napoli per una rappresent­azione del suo spettacolo Déjeuner en l’air, tra i pezzi forti del cartellone del «Campania Teatro Festival», andato regolarmen­te in scena ieri sera al Mercadante.

Nemmeno per un momento l’attore ha pensato che la brutta avventura potesse fargli cambiare programmi. Anzi, lui nemmeno ha dato pubblicità a quello che gli è successo. Dopo l’aggression­e è andato a sporgere denuncia in questura, ma gli stessi dirigenti della Fondazione Campania dei Festival, così come quelli del Mercadante, hanno saputo dello scippo soltanto quando la notizia è stata diffusa dai media ed è rimbalzata sui social diventando subito tra le più cliccate.

Auteuil l’ha liquidata evitando commenti: «È un episodio del quale non voglio parlare e che voglio soltanto dimenticar­e», ha fatto sapere, ribadendo anche di essere «molto felice di stare a Napoli». In breve gli sono arrivate attestazio­ni di solidariet­à dal sindaco Gaetano Manfredi e dall’assessora comunale al Turismo, Teresa Armato, dal presidente del consiglio di amministra­zione del Mercadante, l’ex procurator­e antimafia Federico Cafiero de

Raho, e dall’intera organizzaz­ione del «Campania Teatro Festival».

Daniel Auteuil non è assolutame­nte il primo ospite straniero vittima dei rapinatori napoletani. Certo, che sia capitato a lui fa più effetto per la notorietà e anche perché proprio lunedì era a Napoli il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, e la città era presidiata molto più del solito. Ma nemmeno questo serve a spaventare quella perfetta organizzaz­ione criminale che a sua volta presidia costanteme­nte proprio via Marina, alla ricerca di turisti che sbarcano dalle navi da crociera trascurand­o di lasciare il Rolex in cabina. E non cambia niente che al polso di Auteuil non ci fosse un Rolex ma un Patek. Ci sono rapinatori a Napoli che hanno l’occhio più esperto di un perito di Crown & Caliber, la famosa casa d’aste di

Atlanta specializz­ata in orologi di lusso. Gente capace di distinguer­e con un solo sguardo un originale da una replica. E perfettame­nte aggiornata sulle tendenze del mercato.

Che poi nel caso dell’attore francese sarebbe bastato tenere il finestrino alzato per mettersi al sicuro è un altro discorso. Ma a Napoli capita spesso che i tassisti siano più attenti ai consumi del carburante che alla qualità dell’accoglienz­a. E che pure con 30 gradi non accendano l’aria condiziona­ta se non — e a malavoglia — su richiesta del passeggero.

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In teatro L’attore Daniel Auteuil, 72 anni, al Mercadante di Napoli dove va in scena il suo spettacolo (Ansa)

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