«Consob, uno scudo anti-inflazione per proteggere i risparmiatori»
Savona: serve una legge. «Il rischio criptovalute? Necessarie regole mondiali»
L’inflazione e la guerra hanno cambiato, in peggio, la prospettiva economica. A constatarlo è il presidente della Consob, Paolo Savona, in occasione della sua quarta relazione annuale, tornata in presenza nella sede della Borsa dopo due anni. Nelle battute iniziali del suo discorso al mercato finanziario l’economista ribadisce i rischi generati dalla perdita del potere di acquisto e dal conflitto in Ucraina, ma se per quest’ultimo l’indicazione non va oltre l’auspicio di un ritorno a «relazioni pacifiche», nel caso dell’inflazione Savona fornisce una sua precisa visione contro la «tassa iniqua che viola i principi fondanti della democrazia». La proposta di Savona è proteggere il risparmio attraverso due mosse: la prima è incanalandolo verso « le iniziative produttive delle imprese», la seconda è creare «portafogli che auto proteggano i risparmiatori dall’inflazione».
Una sorta di scudo, che, secondo il presidente Consob, «preveda una composizione equilibrata tra attività mobiliari e immobiliari, affidando la redditività agli andamenti dell’economia reale, così alleggerendo la politica monetaria del peso di manovre inusuali sui tassi dell’interesse. Le soluzioni tecniche possono essere diverse e la politica avrebbe il compito di creare la struttura giuridica di accoglimento più idonea, per dare vita a un meccanismo protettivo del risparmio». La proposta di Savona di investire nell’economia reale e nell’immobiliare e di diversificare in dollari e altre valute si pone come «alternativa a una stretta di politica monetaria e fiscale». L’impianto del suggerimento, come indicato nel discorso, «poggia sul fatto che le attività mobiliari con un rendimento inferiore al saggio dell’inflazione patiscono una perdita di potere di acquisto, mentre quelle immobiliari di norma presentano aumenti di valore». Al termine della relazione Savona aggiunge qualche dettaglio e chiede al governo e al parlamento una legge per la creazione di un veicolo di risparmio anti inflazione, che preveda un trattamento fiscale uniforme per azioni, valute e immobili. «Il risparmiatore oggi non ha chi gli dice “stiamo proteggendoti”, bensì gli dice “peccato è partita l’inflazione”. Occorre una legge parlamentare. L’importante è che l’investitore sappia di poterlo fare e liberamente decidere. Se vuole proteggersi quello è il modo di comportarsi».
Un ulteriore argomento che connota l’intervento di Savona è la necessità di disciplinare il funzionamento delle criptovalute. «Negli ultimi lustri i problemi monetari e finanziari da risolvere si sono ancora più complicati per il proliferare delle molte forme mobiliari virtuali, che hanno preso avvio con i Bitcoin e si sono moltiplicate sotto il nome di cryptocurrency». L’invito di Savona è netto: «Al di là delle scelte da fare per il trattamento degli strumenti virtuali e delle tecniche usate, necessita anche definire un inquadramento istituzionale complessivo dei problemi insorti, che sollecita la convocazione di una conferenza internazionale per ristabilire un buon funzionamento del sistema monetario e finanziario globale». Un passaggio del discorso del presidente della Conso auspica, infine, che l’ingresso di Borsa Italiana in Euronext contribuisca «a creare un campo di gioco livellato», disincentivando così il flusso di imprese italiane verso mercati che offrono «vantaggi normativi».